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Mussomeli, crolla recinzione in ospedale e investe un bimbo di sei anni

Tragedia sfiorata giovedì pomeriggio. Il piccolo non è grave, ma ha riportato diverse ferite

MUSSOMELI. Una tragedia sfiorata. Un pezzo di inferriata dell'ospedale che si stacca, piomba a terra investendo un bimbo di sei anni che sta giocando in strada. Il piccolo si ferisce ma sta bene. La provvidenza ha evitato il peggio ma quei minuti di paura, quanto gli è accaduto giovedì pomeriggio, non passeranno facilmente dai ricordi di Flavio Maria Spera, 6 anni.


Assieme al fratello e ad un cuginetto stava giocando in via Dogliotti, proprio nello spiazzo a ridosso dell'area dell'ospedale Longo. Ad un certo punto Flavio si è avvicinato al muretto per raccogliere la palla; ha sfiorato un pezzo della cancellata che in un istante è caduta giù, abbattendosi sul ragazzino che è finito a terra, schiacciato dal peso delle sbarre. Con un gesto coraggioso e con una forza sovrumana, Fabrizio, il fratello maggiore, è riuscito a sollevare quella parte di inferriata, mentre Rosalia, la mamma dei due fratellini è scesa in strada. Sul volto e sulla testa del povero Flavio i segni dell'incidente: fiotti di sangue grondanti dal capo e dalla faccia. Il bambino è stato accompagnato immediatamente nel vicinissimo Pronto soccorso, dove i sanitari hanno prestato le prime cure. Gli sono stati apposti cinque punti di sutura: di cui tre alla testa e due al viso, proprio sotto l'occhio destro. Il bambino sta bene, anche se dovrà essere sottoposto a degli esami e a delle continue medicazioni. Intanto dal Pronto soccorso sono stati avvisati i carabinieri, che hanno effettuato dei sopralluoghi, mentre i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l'area. I tecnici dell'Asp ieri mattina hanno compiuto una verifica. Il papà del piccolo Flavio, Giuseppe Maria Spera, architetto ed ex consigliere comunale lancia il suo monito: "E' necessario, che per evitare casi simili o ancora più gravi, il Comune vari un programma di verifiche sulla sicurezza in tutti i luoghi dove i bambini giocano. E' stato un miracolo che mio figlio si sia salvato, ma il rischio che si verificasse una tragedia è stato molto alto".

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