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Asili nido comunali, riaperte per la terza volta le iscrizioni

La decisione dell'assessore alle Politiche sociale, Giuseppe Firrone. Due i motivi: fronteggiare le richieste di iscrizioni, anche se fuori termine, da parte dei genitori dei bambini; aumentare il numero degli iscritti

CALTANISSETTA. Per la terza volta consecutiva, dall’apertura degli asili nido di competenza comunale gestiti dalla cooperativa «Progetto Vita», l’assessore alle Politiche sociali Giuseppe Firrone, ha riaperto i termini per la iscrizione dei lattanti.
Questo per due motivi: il primo per fronteggiare le richieste di iscrizioni, anche se fuori termine, da parte dei genitori dei bambini e il secondo per bilanciare ed aumentare il numero degli iscritti in relazione al programma che intende realizzare l’assessore con la collaborazione degli operatori degli asili nido, che punta anche alla apertura pomeridiana delle strutture comunali accerchiate dalla concorrenza di asili privati.
Non è un caso,infatti se l’assessore alle Politiche Sociali Giuseppe Firrone pensa anche alla riapertura di quello di contrada Fontanelle dopo i previsti interventi di messa in sicurezza. Sulla riapertura di quest’ultimo asilo, chiuso da qualche anno, Firrone ha fatto sapere che nell’ambito delle pieghe di Bilancio sono state reperite le somme per la realizzazione dei lavori.

La mancata riapertura dell’asilo di via Due Fontane, nei tempi previsti, in concomitanza cioè con l’inizio del mese di settembre, ha di fatto indotto molti genitori ad iscrivere i propri figli in strutture private. «Un contrattempo – ha detto Firrone - che bisogna evitare, per cui bisognerà attrezzarsi per il prossimo anno per evitare ritardi e deliberare l’apertura degli asili nido a partire dall’inizio del mese di settembre». Molti genitori, comunque, pur in presenza dei ritardi nell’apertura della struttura di via Due Fontane hanno preferito attendere ed evitare l’iscrizione in altri asili per assolvere al principio della continuità educativa e dell’accoglienza, da parte del personale comunale e dei dipendenti della cooperativa, che ha accudito i bambini negli anni precedenti.
S.M.  

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