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Tre atti di pignoramento L’Ato rifiuti in ginocchio

Convocate le organizzazioni sindacali aziendali per tentare di trovare una soluzione, evitando, in questo modo, lo sciopero dei dipendenti e l’interruzione del servizio

CALTANISSETTA. All’indomani della notifica di tre atti di pignoramento da parte della ditta Catanzaro Costruzioni Srl, gestore della discarica privata di Siciliana, l’Ato Ambiente è in ginocchio. Gli atti, come è noto, sono stati notificati anche a dieci comuni dell’Ambito, compreso il capoluogo nisseno, che avrebbero dovuto saldare il debito per avere scaricato i rifiuti nell’impianto.
Si tratta di debiti pregressi, tutti maturati al 31 dicembre 2010, poiché sotto la gestione del liquidatore, Elisa Ingala sono stati saldati tutte le fatture nei confronti del gestore della discarica. Ieri mattina il liquidatore Elisa Ingala ha convocato, nella sede dell’Ato Ambiente Cl1, le organizzazioni sindacali aziendali per tentare di trovare una soluzione, evitando, in questo modo, lo sciopero dei dipendenti e l’interruzione del servizio. Erano presenti, oltre al liquidatore Elisa Ingala, il coadiutore Teobaldo Russo, il presidente di Caltambiente, Alberto Giardina, Andrea Morreale della Uil, Giuseppe Scarantino e Salvatore Pelonero della Cgil, Liborio Lombardo della Cisl e Margiotta della Uil. I lavoratori che riceveranno un piccolo acconto sullo stipendio del mese di settembre hanno annunciato, come già scritto, lo stato di agitazione e ed hanno proclamato lo sciopero per i primi due giorni di novembre. Ieri hanno svolto una un’assemblea nella sede della Caltambiente al termine del turno di lavoro. Il congelamento delle somme provento della riscossione della Tarsu, di fatto, ha paralizzato l’attività della società che non potrà pagare più alcuna somma, prima del pronunciamento del giudice fissato per il 29 ottobre prossimo.  

S.M.

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