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Rifiuti, operai in sciopero Emergenza a Butera

BUTERA. Emergenza rifiuti a Butera. Da ieri mattina i dipendenti della società che ha in appalto la raccolta ed il trasporto a discarica dei rifiuti solidi urbani hanno incrociato le braccia. «Nonostante i continui solleciti - spiega il coordinatore sindacale Gaetano Messina - ne l'Ato rifiuti ne la ditta appaltatrice hanno provveduto al pagamento delle spettanze». Da qui la decisione dei lavoratori al termine di una assemblea di incrociare le braccia in segno di protesta. Uno sciopero che potrebbe perdurare a lungo visto che sia da parte dell’Ato che della società appaltatrice non giungono segnali di distensione. Lo sciopero dei netturbini ha già creato i primi contraccolpi e disservizi di carattere igienico sanitario. Già nella mattina di ieri la mancata raccolta ha generato i primi cumuli di immondizia. I Netturbini hanno fato anche sapere che lo sciopero proseguirà fino a quando non saranno emessi i relativi mandati di pagamento. E siamo nel solito giro vizioso: l’Ato Ambiente, in attesa di riscuotere la seconda trance della Tarsu, non corrisponde il canone alla ditta appaltatrice e la ditta non paga perché è in attesa di ricevere il canone dell’Ato.
La solita storia ormai logora che interessa quasi tutti gli Ato della provincia e non solo che finisce con avere ricadute pesanti sui cittadini e sui lavoratori costretti ad elemosinare le relative spettanze. Stessa emergenza si profila anche per il capoluogo dove i netturbini di hanno preannunciato uno sciopero di due giorni all’inizio del mese di novembre sempre per rivendicare il pagamento del mese di settembre.

S.M.

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