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Passione per le specie esotiche A Racalmuto la fiera dei rettili

Sabato e domenica serpenti, iguane e camaleonti in mostra: 35 espositori presenteranno gli esemplari allevati in cattività

PALERMO. Serpenti, boa constrictor, pitoni reali, lucertole, camaleonti, iguane e persino i draghi barbuti australiani. Di tutto e di più per gli appassionati di rettili ed animali esotici che come ogni anno si recheranno alla Reptiles Fashion, che, per la sua decima edizione, si svolgerà dal 29 al 30 settembre a Racalmuto, nei locali dell’ex macello comunale. Due intere giornate dedicate alla mostra-scambio di serpenti, anfibi ed altri animali tropicali. Trentacinque gli espositori provenienti da tutto il Meridione, che esporranno i loro esemplari allevati in cattività. A partecipare alla fiera non saranno solo appassionati ed allevatori, ma può farlo anche chiunque sia attratto da queste specie ancora poco diffuse e conosciute. Tant’è che, secondo gli ultimi dati 2011 del centro studi Zoomark, solo lo 0,8% degli italiani possiede un rettile in casa: 10 mila sarebbero i serpenti e 50 mila le iguane. Più diffusi, tra gli esotici, sono senza dubbio le tartarughe, che raggiungono quasi il 5%, circa 1 milione; appena la metà, 500 mila, sono i roditori domestici.
Proprio per la scarsa diffusione di questi animali «oltre ad essere una mostra-scambio per esperti – spiega Andrea Sardo, organizzatore dell’evento – la Reptiles Fashion è soprattutto un’occasione di educazione dei cittadini verso animali che sono sì diversi dai nostri più comuni, ma che, se nati in cattività, non sono pericolosi». Tanti ancora i pregiudizi, o forse sarebbe meglio dire i timori, verso queste specie a noi rare. I serpenti che si trovano in commercio, per esempio, non sono assolutamente velenosi. Il tanto temuto Boa Contrictor ne è un caso, perché se nato in cattività, è invece molto docile e nient’affatto pericoloso. Altri esempi? Il pitone reale oppure il mimetico e tranquillo serpente del grano. Tra i rettili più scambiati, ci sono anche i sauri, comunemente detti lucertole: dalle più conosciute iguane agli australiani draghi barbuti, così chiamati per la sacca golare, tipo barba, che li contraddistingue.
«Tutti questi rettili – spiega Marco Di Giuseppe, veterinario ufficiale dell’expo – devono essere tenuti in un apposito terrario, un contenitore che riproduce in qualche modo l’habitat naturale, anche se in cattività essi sono più abituati ai nostri climi. I terrari dovranno essere riscaldati con lampade o tappetini a temperature oltre i 27 gradi». Per la protezione e la sicurezza di razze a rischio d’estinzione o vietate, è obbligatorio per i proprietari di questi animali dotarsi dei documenti Cites, una sorta di carte d’identità recanti le caratteristiche e i dati, così come previsto dalla Convenzione di Washington. Infine, ci sarà spazio anche per le ormai popolarissime tartarughe e per i simpatici roditori, come scoiattoli e criceti. A stupire tutti quest’anno ci sarà anche un’esibizione di falchi addestrati. Così anche se non si è proprio appassionati di serpenti e lucertole, sarà comunque un’occasione per divertirsi alla scoperta di specie animali ed ecosistemi diversi dai nostri.

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