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Sì all’eterologa, Cittadini: «Caduto il tabù, ma la Sicilia non resti indietro»

Il ginecologo «pioniere» della fecondazione assistita: “Resta il nodo dell’anonimato di donatori e nati. Per partire aspettiamo le linee guida”

PALERMO. La Sicilia non è una terra facile per la fecondazione assistita appena sdoganata con tutti gli onori dalla Corte Costituzionale («il divieto di fecondazione eterolologa è incostituzionale»). E per il professor Ettore Cittadini, che è un luminare della ginecologia e della riproduzione umana ed anche un pioniere della fecondazione assistita, fondatore a Palermo del Centro di biologia della riproduzione, «la Sicilia rischia di essere tagliata fuori dalle nuove possibilità molto attese da tante coppie con problemi di procreazione che invece hanno trovato via libera in altre Regioni, per esempio in Toscana dove l’eterologa si fa nei centri regionali privati e pubblici, e con l’assistenza economica delle Asp».
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