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Sicilia e turismo sfida da vincere Anche l’Europa ora tende la mano

Un giro di affari globale di 654 miliardi di euro, con 1,5 milioni di aziende attive. Ma l’Isola non sfrutta le potenzialità del suo territorio

Questa Europa, che molti sentono lontana, mostra oggi il suo "volto buono" con la riscoperta della cultura e dell'arte, quale occasione privilegiata di sviluppo e crescita sociale; e lo fa smontando nel merito una convinzione diffusa soltanto nel nostro Paese, secondo la quale "con la cultura non si mangia".
Il Parlamento europeo è intervenuto infatti per sancire formalmente il "carattere duale della cultura"; all'arte, ai beni ed ai servizi culturali viene riconosciuto dunque, insieme al valore intrinseco, anche un valore economico. Ora, se c'è un Paese in Europa interessato alla riscoperta del patrimonio culturale, anche quale occasione di lavoro, questo è proprio l'Italia con, al suo interno, la Sicilia. I numeri, nella più vasta dimensione europea, sono da brivido. Si tratta, secondo uno studio voluto dalla stessa Commissione europea, di un bacino di sei milioni di occupati e di un giro di affari di 654 miliardi di euro, con 1,5 milioni di aziende attive e con una quota di PIL che oscilla tra il 5% ed il 7%.
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