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L'ammissione ai test e il voto della maturità

La partita di scacchi si faceva sempre più avvincente, si era giunti quasi alla fine, stavi per dire "scacco al re". Nel volto dell'avversario potevi chiaramente scorgere un ghigno, quello di chi è consapevole di potersi prendere gioco di colui che ha di fronte. Non appena pronunci il conclusivo "scacco matto" ecco che il tuo avversario scioglie il suo ghigno e ti guarda ridendo... consapevole di poter fare di te ciò che vuole... giustifica la sua risata dicendo che le regole sono cambiate, che da adesso non si vince più facendo scacco al re, ma alla regina... tu rimani esterrefatto, non sapevi di questo cambiamento... ma sopratutto di stupisci del fatto che non ti sia stato comunicato prima.
Sicuramente, se avessi  saputo, avresti organizzato la partita in modo diverso: non si possono cambiare le regole del gioco mentre si sta giocando. Credo che per descrivere questa situazione dell’annullamento della possibilità di avere dei punti bonus in base al voto della maturità, la metafora del gioco e in particolare della partita di scacchi sia molto appropriata... noi ragazzi, con i nostri sogni e le nostre speranze che viviamo in un'Italia che ce ne dà poche, veniamo trattati come delle pedine, facciamo un passo in avanti e ci mangiano a destra.
Ritengo che il criterio scelto per selezionare coloro che saranno gli studenti di una determinata facoltà sia ingiusto e che non rispetti il percorso culturale di ciascuno. Sembra appunto un gioco perché non credo selezioni in maniera corretta, non credo che permetta di discernere tra chi è veramente motivato e chi invece, lo fa “a tempo perso” o per moda ecc....
L'unica differenza con i giochi è che almeno in questi ci sono delle regole...
Ma effettivamente a che servono le regole??? La nostra società ci insegna che ne possiamo fare a meno,che non sono indispensabili... che possiamo essere tracotanti nei confronti di queste, tanto poi la “facciamo Franca”. Eppure le regole sono sempre state alla base della nascita di nuove civiltà fin dai primordi della storia dell'uomo.
In molti abbiamo sacrificato la nostra estate, abbiamo passato moltissimo tempo a studiare, abbiamo vissuto intensamente e con ansia il periodo precedente ai test, consapevoli del fatto che saremmo stati messi alla prova da un test, il cui esito, sicuramente, non avrebbe rispecchiato minimamente quanto effettivamente avevamo studiato. È stato difficile conciliare lo studio per i test con lo studio per la maturità, l’ultimo anno di liceo, è un anno importante, si sa, per certi versi il più difficile: alla fine d questo ti ritrovi nel mondo dei grandi e....  per certi versi, vorresti tornare indietro, per altri il mondo che ti aspetta ti incuriosisce. Probabilmente se avessimo saputo che i nostri risultati ottenuti a scuola non sarebbero stati rilevanti ai fini del test, ci saremmo organizzati in modo diverso, avremmo dato meno importanza alla scuola, ci saremmo concentrati di più per lo studio per i test di ammissione. Il voto di maturità, a  parer mio, deve essere tenuto in considerazione, se cosi non sarà probabilmente assisteremo a un peggioramento della scuola, una minoranza sarà sempre interessata ad ottenere buoni risultati.
Io (come penso molti altri che  si trovano nella mia situazione) mi auguro che le cose cambino, mi auguro di potermi svegliare e avere qualche certezza in più per il mio futuro, mi auguro di poter avere garantito dalla mia nazione di scegliere il percorso di studi che mi piace e che sogno fin da quando ero piccola. Un’aspirante studentessa di medicina che ha deciso di non smettere di credere nel futuro e nella possibilità di un cambiamento.
Ilaria Barresi

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