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Palermo, parte la «caccia» alla serie A

In campo con una squadra rinnovata e con un tecnico debuttante che dovrà battere anche la delusione dei tifosi. Il pronostico è tutto per i rosa Hernandez va in panchina

PALERMO. Buon viaggio Palermo: che la serie B ti sia lieve e indolore. Anche perchè questo campionato è come un «match ball» e potrebbe non esserci una seconda chance. Buon viaggio Palermo e senza vergogna: anche Juve e Milan hanno conosciuto l’onta della serie cadetta; categoria che prima dell’arrivo di Zamparini era la tua casa naturale e che oggi viene vissuta come la peggiore delle infamie, soprattutto per come è maturata.

Buon viaggio Palermo: che umiltà e coraggio ti siano di conforto sempre in questa stagione. Nessuna delle due virtù nel calcio ha mai portato a nulla se non abbinata all’altra. Per vincere questo campionato complesso (anche nella formula che ha allargato la partecipazione ai play off) e misterioso ne occorrerà la sintesi, che a nostra volta chiemaremmo forza morale. Per gestire al meglio il valore del proprio organico e per reggere ai colpi delle sconfitte. La forza morale per operare sempre le migliori scelte: perchè proprio oggi vogliamo ricordare che se siamo in B non è solo per la miope politica del club rosanero ma anche per talune scelte (qualcuna ottusa) dei tecnici che si sono alternati nell’ ultima stagione.

Buon viaggio a Rino Gattuso, che stasera a Modena inizierà la sua carriera da allenatore. Per uno strano scherzo del destino il calendario gli opporrà Walter Novellino, uno dei pochi tecnici che Zamparini non è riuscito ad esonerare; sessanta anni suonati, certamente il più esperto dell’intera categoria. Il Modena l’ha chiamato al suo capezzale, sperando di rimediare a un organico senza stelle e soprattutto senza il bomber Ardemagni che nell’ultimo campionato segnando a raffica risolse i problemi dei canarini. Un bomber che servirebbe anche al Palermo, in attesa che Hernandez torni nelle migliori condizioni di forma. Novellino proverà a far volare Babacar e Salifù e intanto ha rinunciato al suo storico «4-4-2» per un atteggiamento tattico più prudente.

Buon viaggio a Gattuso, che si confronterà con problemi esterni (avversari agguerriti e torneo sfiancante per la sua lunghezza) e interni. Proviamo a elencarli: una tifoseria malata di nostalgia, un presidente impaziente che proverà a imporre i suoi suggerimenti, un organico quasi del tutto nuovo che ancora aspetta di essere completamente decifrato. Troianiello, Stevanovic e Di Gennaro dovevano essere i leader del gruppo e invece in Coppa ci siamo ritrovati Lores e Sanseverino titolari. Se c’era un punto fermo in difesa sembrava Munoz, tra i pochi a salvarsi dal disastro della passata stagione, e invece oggi a Modena potrebbe giocare titolare Andelkovic. E non sappiamo cosa potrebbe accadere prima del 2 settembre: il valzer dei portieri è ancora in corso e il destino di Abel - che stasera non sarà tra i titolari - non è del tutto chiaro.

Buon campionato ai tifosi del Palermo, che sognano un torneo di B come quello di dieci anni fa. Alle «colombe» che nelle due partite di Coppa Italia hanno riempito il Barbera ribadendo che la passione e la fede per la propria squadra non conoscono categoria. E che ripongono in Gattuso grandi aspettative. E ai «falchi» che disertano con livore gli spalti rimproverando a Zamparini di avere rotto il giocattolo. E non gli perdonano il fatto che il Catania, pur con risorse inferiori, ci guarda dall’alto in basso. Buon campionato a tutti, già da stasera cominceremo a capire cosa ci aspetterà, se questa squadra ha i numeri per confermare i pronostici che la vedono la principale favorita per la promozione. Ma sarà bene ricordare che poco più di un anno fa la Samp fu promossa in A vincendo l’ultima partita di campionato all’ultimo minuto di gioco.

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