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A Palermo sopporto tutto, ma non gli escrementi dei cani

Lo sfogo: "Da 53 anni convivo con il traffico caotico, la maleducazione, la spazzatura. Ma quel che più mi dà fastidio è vedere che nessuno raccoglie le feci dei propri animali".

Sono nato a Palermo. Cinquantatrè anni fa. E da allora convivo con i malesseri di questa "bella" città. Il traffico caotico, la maleducazione della gente, la spazzatura per le strade. Mi ci sono abituato. Abito in una zona "bene" della città, alle spalle di Villa Sperlinga, ma ad una cosa non riesco ad abituarmi: la "cacca" dei cani dappertutto; nei marciapiedi, nei vialetti delle poche oasi verdi di questa disgraziata città. I cittadini "bene" portano a passeggio i loro animali almeno due volte al giorno e almeno due volte al giorno insozzano con le deiezioni dei loro cani tutto quanto. Non parliamo poi di quando piove. Si creano delle pozze maleodoranti e vomitevoli. Guai poi a portare in giro i figli con il passeggino. E' un continuo evitare di pestare porcherie. Mai nessuno che si prenda la briga di raccogliere le feci dei loro animali e mai nessun vigile che si prenda la briga di multare questi esemplari cittadini. Capisco che questo è l'ultimo dei problemi di Palermo, però penso che se si cominciasse da queste piccole cose forse si vivrebbe tutti un po’ meglio.
 Grazie
Marcello Saitta

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