Uno spettacolo indecente. Un cavallo morto in una delle strade principali di Palermo a marcire sotto il sole. Uno spettacolo truce cui hanno assistito migliaia di persone. E nessuno che potesse intervenire per rimuoverlo.
La vicenda è già di suo scandalosa. Perché quel cavallo è finito lì a causa di una corsa clandestina, corse che si svolgono in questa città molto spesso in barba ad ogni controllo. E questo già basterebbe per scatenare un moto di indignazione. Ma c’è dell’altro. Perché quel cavallo morto è rimasto quasi due giorni, in mezzo alla strada, senza che nessuno potesse intervenire. Tra le proteste di residenti, animalisti e passanti. Ci ha pensato alla fine l’assessorato all’Igiene. Ma sono passate troppe ore per non fare scattare altra indignazione. Sostenere il “meglio tardi che mai” è una magra consolazione. Perché è inaccettabile che il Comune non si sia premurato di assicurare il servizio di rimozione delle carcasse di animali dopo aver deciso di non affidarlo più all’Amia come nel passato. Di indecente in questa vicenda non c’è stato solo lo spettacolo. Ma anche il vuoto di un servizio scomparso e di un’amministrazione impreparata.
L'indecente spettacolo del cavallo morto e l'immobilismo del Comune
Di indecoroso in questa vicenda non c’è stato solo lo spettacolo. Ma anche il vuoto di un servizio scomparso e di un'amministrazione impreparata
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