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Bando per stagisti sospeso, ha prevalso il buon senso

Alla fine ha prevalso il buonsenso. Una volta tanto. Il Comune ha messo una pezza a una plateale incongruenza e ha ottenuto la sospensione di un bando con cui si avviava il reclutamento di una trentina di persone, fra cui 15 giardinieri. Tutte per gestire alcune cave abbandonate da riqualificare. Peccato che del piano di riqualificazione di quelle aree non c’è neanche l’ombra. Eppure ci si era affrettati a pubblicare un avviso per ingaggiare nuovo personale. Solo venti mesi più una eventuale proroga di altri venti, certo. Ma in una città in cui il precariato è storicamente l’anticamera dell’approdo al posto fisso, certe iniziative è bene stopparle sul nascere. Perché di una cosa c’è certezza assoluta: il Comune non ha bisogno di nuove flebo di personale, la bulimia in tal senso è tale che è questa una delle zavorre principali delle casse pubbliche.
Scovato dal Giornale di Sicilia in bella evidenza sul sito istituzionale del Comune, quel bando sotto l’egida di «Sicilia lavoro» aveva colto di sorpresa perfino il vicesindaco Marianna Caronia: rapido confronto con il sindaco e la decisione di chiederne l’immediato stop. Di gente da utilizzare per fare i giardinieri dalle parti di Palazzo delle Aquile (e succursali varie) ce n’è anche fin troppa. Basterebbe sfruttare al meglio le risorse esistenti. Quel bando al momento è stato congelato. Adesso ci aspettiamo che venga del tutto cancellato.

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