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Mercatini, sfida alle regole

Ogni mercatino, una tragedia per chi abita in zona. I comportamenti dei mercatari sono una sfida alle regole e al buonsenso. Urina lasciata nei sacchi agli angoli della strada, rifiuti per terra al termine delle vendite, soprusi nei confronti dei residenti. Possibile continuare a sopportare tutto questo? Servono più controlli, ma non si può nemmeno ridurre il lavoro della polizia municipale a una sorta di guardiania costante di quattro o cinque mercati al giorno. Se chi ha una concessione la utilizza senza preoccuparsi delle esigenze altrui, merita il ricorso a scelte anche drastiche, come la sospensione della licenza e il blocco delle attività di interi mercati. Il Comune ha annunciato che già tre sedi sono state identificate come particolarmente a rischio per le continue violazioni che si sono registrate.
L’Amia ripulisce solo le strade in cui le bancarelle sono autorizzate (e questo paradossalmente induce i commercianti a sporcare), ma non passa in quelle limitrofe, ovvero dove sostano gli abusivi. Ma al di là dell’intervento Amia, è possibile accettare l’idea che chi svolge un’attività come il commercio non debba preoccuparsi di smaltire da sé in modo congruo i rifiuti? Le condizioni in cui è stato lasciato ieri il mercatino di Falsomiele testimoniano che non bastano gli appelli per fare cambiare regime all’esercito degli ambulanti, regolari e non. Ora occorre tenere fede alle promesse, usare il pugno duro là dove è necessario. Se non c’è altra strada per imporre il rispetto delle regole, non resta che agire.

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