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La confusione della festa dell'Autonomia

Giornata di grande confusione ieri nelle scuole della Regione. L'assessore Leanza ha ordinato la sospensione delle lezioni. La ragione? La celebrazione dell'Autonomia Siciliana. Per un esponente del suo movimento, appunto quello per l'Autonomia, l'occasione per ricordare una data fondamentale nella storia dell'isola. Alcune considerazioni, però, si impongono. Una di carattere generale: forse sarebbe più opportuno che l'Autonomia non venisse celebrata solo una volta l'anno ma tutti i giorni attraverso il funzionamento della macchina amministrativa regionale. In questa maniera tutti i siciliani, e non solo gli studenti, avrebbero la percezione immediata del significato profondamente innovativo dello Statuto. Sarebbe bello ma purtroppo questo traguardo appare ancora molto lontano. Non resta allora che la ricorrenza canonica celebrata, però, in maniera un po' arruffata. L'anniversario dell'Autonomia, infatti, non porta il bollino rosso sul calendario. Come tale non è una festività riconosciuta. Per aggirare l'ostacolo l'assessore ha deciso di far uso di una scorciatoia con la sospensione delle lezioni. Risultato? I ragazzi sono rimasti a casa mentre bidelli, personale amministrativo sono stati costretti a presentarsi regolarmente (?) sul luogo di lavoro.  Eppure c'era la via maestra: la legge con l'istituzione della Festa dello Statuto con tanto di bollino rosso sul calendario (almeno in Sicilia). Invece è stata scelta la via più confusa con un liberi tutti che, però, non deve essere vacanza ma sospensione delle elezioni. Che dire? Forse che una scelta tanto disorganizzata rappresenta la metafora delle condizioni in cui si trova l'istituto autonomistico in Sicilia? Chi può dirlo? Magari potrebbe essere il tema da dare ai ragazzi lunedì al rientro in aula.

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