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Facebook e i razzisti con i falsi account

Carissimi de Il Giornale Di Sicilia, vorremmo segnalarvi quanto accaduto ieri sul popolare network Facebook.
I sottoscritti, assieme a circa altri dieci "amministratori" ed oltre 36.000 membri iscritti, faceva parte di un gruppo denominato "Basta con il razzismo su Facebook." Si è fatto un gran parlare, in tempi recenti, di gruppi contro i disabili o gruppi pro o contro l'uomo che ha tirato la statuetta al Presidente Berlusconi, ebbene possiamo dire con una piccola punta di orgoglio che il nostro gruppo era attivo ben prima di tutte queste polemiche. Il nostro scopo era segnalare a Facebook, che poi nella sua libertà ed autonomia prendeva le decisioni più opportune, i gruppi che a nostro avviso violavano le regole del network. La nostra politica era di rivolgerci non tanto contro i gruppi "discutibili" perchè la libertà di pensiero deve prevalere su tutto, ma su quelli dove di faceva palese apoligia nel nazismo, del fascismo, e dove si potevano trovare espliciti incitamenti al razzismo e all'uso della violenza. Tanto per essere chiari parliamo di gruppi denominati "Riattiviamo la corrente ad Auschwitz", o ancora "Più Rum meno Rom", "W le crociate", "crepate luridi terremotati", Pena di morte per i romeni che sbagliano" "No alle coppie miste multirazziali"... giusto per capire di che si parla. Ciò nonostante il nostro lavoro era grande perchè tali gruppi ignobili prosperano sulle pagine di Facebook. Di recente la nostra azione si era concentrata anche sui gruppi dei c.d. "troll" ovvero coloro che per puro spirito di irridere la buona fede della gente che si sente colpita creano gruppi tanto più infami e provocatori possibile, come quelli che esultavano per il terremoto ad Haiti o che invitavano a segregare le donne in cantina e picchiarle.
Naturalmente abbiamo ricevuto minacce da molti razzisti vigliaccamente nascosti dietro account fasulli mentre la nostra politica in questa iniziativa è sempre stata quella di metterci la faccia (con una breve ricerca era possibile ottenere i recapiti di molti di noi). Minacce che hanno colpito anche alcuni degli utenti più attivi nel gruppo.
Purtroppo i membri razzisti di Facebook sono riusciti ad organizzarsi organizzando una segnalazione in massa contro i nostri account.
Il mattino del 15/03/2010 i nostri account sono stati tutti disattivati simultaneamente, senza nessun tipo di avviso o spiegazione da parte di Facebook, che si è limitata a "contare" le segnalazioni contro di noi, senza voler verificare che mai, in nessun modo, abbiamo violato la policy del network.

Alessandro Pomponi, Roma
James Alvaro Arata, Terzo (Al)
Rita Serio, Palermo
Margherita Parrao, Melzo (Mi).
Nora D'Antuono, Sulmona (Aq)

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