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L'Italia e quella paura che viene dalla Grecia

Per il momento tocca alla Grecia. Tuttavia è chiaro che la preoccupazione maggiore in Europa riguarda l'Italia. Se non si trova una soluzione accettabile per Atene appare di tutta evidenza che il prossimo obiettivo sarà Roma. E stavolta saranno guai per tutti. L'economia greca è abbastanza marginale in ambito continentale. Noi siamo, invece, la terza potenza del club euro dopo Francia Germania. La Grecia é sotto attacco perché ha un deficit pari al 13% del Pil, ben aldilà del 3% fissato come parametro di riferimento dal Trattato di Maastricht. Noi stiamo meglio, ma non certo benissimo visto che viaggiamo verso il 5%. Il debito pubblico è invece pari al 125% del Pil (il rapporto italiano debito/Pil si ferma poco prima, al 118%), mentre le griglie europee parlano di un limite massimo del 60%.  Il quadro generale non offre spunti per essere seriamente ottimisti: lo stato italiano, così come molti altri si è indebitato per combattere la disoccupazione e la crisi economica. Quelli, come noi, che avevano le finanze pubbliche più fragili ora si trovano nella condizione di dover gestire un debito pubblico sempre più pesante e che diventa sempre più costoso, visto che gli investitori reclamano rendimenti crescenti per continuare a finanziarlo. Italia e Grecia hanno problemi abbastanza simili sotto altri aspetti: un eccesso di spesa pubblica soprattutto per quanto riguarda pensioni e sanità. Per il momento la speculazione ha attaccato la Grecia perché i suoi conti, oltre che fragili, sono anche poco trasparenti. Atene ha truccato la contabilità pubblica per entrare nell'euro. L'Italia, per fortuna, no. Tuttavia c'è il problema del futuro: il governo greco non vuole imporre nuovi sacrifici alla popolazione. L'Italia neppure come si vede chiaramente dalla resistenza del governo alla nuova riforma delle pensioni. Sia Atene che Roma sperano nella ripresa economica per risolvere gran parte dei loro problemi. Si affidano alla buona stella o, vista la comune matrice culturale, alla benevolenza degli dei dell'Olimpo. Vista la gravità della situazione, potrebbe davvero non bastare. E sarebbero guai per tutti.

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