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Treni a rilento, viaggi difficili

Pubblichiamo la lettera inviata a [email protected] da Martina Imbesi su alcune disfunzioni dei treni. Sotto l’intervista realizzata da Giuseppe Leone a Stefano Carollo, direttore della Divisione passeggeri regionale Sicilia di Trenitalia

Ci sono tutti: il contorsionista, il trapezista, l’equilibrista e il domatore imbellettato con cappello e divisa. No, lo spettacolo non è offerto da Moira Orfei, è una delle novità di Trenitalia. Non lo sapevate? Evidentemente non siete ancora saliti sul Minuetto del venerdì.
Lento come i treni a vapore, dal sapore autentico, è l’attrattiva su cui puntano le Ferrovie siciliane per risollevare il loro disastroso bilancio. L’irrisoria maggiorazione del prezzo del biglietto, considerato il servizio offerto e l’efficienza, è del tutto giustificata.
Nell’epoca dei treni superveloci (Freccia argento, Freccia rossa, verde, blu e arcobaleno), la chicca dorata spetta alla Sicilia: allo scopo di poter assaporare i bellissimi anfratti dell’isola e la meravigliosa tortuosità della riviera tirrenica, costeggiata dai 180 chilometri della linea ferrata Palermo-Messina, si è giustamente pensato di prolungare il periodo di percorrenza da 3 a 4 ore.
L’atmosfera è satura di tutti i sapori e gli odori della terra sicula. Se destreggiandosi tra gomitate, calci e piedi calpestati si troverà lo spazio giusto per poter inspirare ed espirare, si verrà investiti dall’umido profumo dei corpi madidi e teporosi della gente autoctona e dall’olezzo proveniente dai servizi igienici che, raccolgono e custodiscono gelosamente affreschi “d’epoca” di sostanze non ben identificate.
La percezione olfattiva è poi sostenuta dall’alternante funzionamento dell’impianto di condizionamento e dall’impossibilità di abbassare i finestrini, il tutto incorniciato da veraci valutazioni qualitative, espressioni del colore locale.
Il viaggio si svolgerà in un crescendo di emozioni. Alla prima fermata avrà inizio il gioco: l’assenza di un qualunque appiglio permetterà di ammirare, in prossimità di fermate intermedie e scambi binario, l’abilità prensile del coraggioso partecipante. L’avventura è ovviamente sconsigliata alle persone affette da patologie cardiache e agli over 60.
Gli sfortunati che invece non saranno riusciti ad arruolarsi nelle fila dei partecipanti al viaggio e
vorranno, per lo meno, immortalare il treno delle meraviglie, saranno raggiunti e bloccati dalla polizia ferroviaria, che chiederà l’autorizzazione speciale che, ovviamente, occorre per fotografare un qualunque oggetto d’arte. È cosa buona e giusta, ma forse gli sarà sfuggito che neanche quel carro bestiame ha l’autorizzazione a partire, mutilo com’è delle norme minime di sicurezza. Ma che ci vuoi fare, in Sicilia si può anche chiudere un occhio, anzi, chiudiamoli pure tutti e due.  
Martina Imbesi, Palermo


Risponde: Stefano Carollo, direttore della Divisione passeggeri regionale Sicilia di Trenitalia.
 
Dottore Carollo, nella lettera si parla di un aumento dei prezzi dei biglietti, che spesso non corrisponde con un servizio adeguato. Come mai accade ciò?
«Non c’è stato nessun aumento dei prezzi bensì un adeguamento all’inflazione che in Sicilia, dal 1° gennaio 2010,  corrisponde solo allo 0,75%. Nello specifico, non c’è stato alcun aumento sui biglietti di corsa semplice dei primi tre scaglioni tariffari, mentre vi è un aumento di 0,05 euro sugli altri scaglioni tariffari. Sugli abbonamenti mensili non c’è aumento sugli scaglioni chilometrici 20,30, 40 e 50 mentre l’aumento medio è di circa di 1,30 euro (0,03 euro a viaggio)».
A proposito della tratta Palermo-Messina di cui parla la signora Imbesi, come mai si è deciso di prolungare il periodo di percorrenza da tre a quattro ore?
«Sulla relazione Palermo-Messina è stata introdotta una nuova tipologia di offerta che prevede la velocizzazione, il cadenzamento ed il “memorario”. Velocizzazione con l’effettuazione di treni che collegano Palermo con  Messina in 2 ore e 50 minuti. Cadenzamento con l’effettuazione di un treno Palermo – Messina ogni due ore, di cui uno veloce (riducendo il tempo di percorrenza medio da 3h 30’ a 2 h 50’) ed uno che effettua tutte le fermate (riducendo il tempo di percorrenza medio da 4 h 20’ a 3h 55’). Ed infine il “memorario” che prevede  la partenza di un treno sempre allo stesso minuto di ogni ora dalle località principali. Si tratta di un processo che prevede a regime, a fronte della sottoscrizione del Contratto di Servizio e dell’integrazione dei corrispettivi da parte della Regione Siciliana, l’intensificazione dell’offerta ferroviaria su tutte le linee dell’Isola».
Nella lettera si parla di gente ammassata dentro i treni. Tutto ciò provoca poi pessime condizioni durante il viaggio. Cosa pensate di fare per migliorare le condizioni di viaggio?
«La domanda di trasporto ferroviario è in aumento e con la Regione siciliana, nell’ambito dello sottoscrivendo Contratto di Servizio, è già prevista l’introduzione di treni più capienti. Va comunque ricordato che attorno alle grandi aree urbane di tutto il mondo, nelle ore di punta, è normale che si presentino dei picchi di affluenza, che in Sicilia sono comunque compatibili, salvo casi eccezionali o cause esterne, con la capienza massima dei mezzi».
Impianti di condizionamento che funzionano a intermittenza, impossibilità di abbassare i finestrini e altro ancora. Pensate di fare qualcosa per la manutenzione dei treni che presentano queste disfunzioni?
«Quest’anno l’attività di preparazione degli impianti di climatizzazione verrà avviata già nel mese di febbraio con il risultato di avere tutti i treni già pronti quando le temperature inizieranno a salire. Va evidenziato, comunque, che agli impianti di climatizzazione viene dedicata particolare cura, perché si tratta di impianti che, nei periodi di maggiore caldo, funzionano per circa sedici ore di seguito e possono, quindi, capitare dei guasti occasionali. Comunque nel 2009 l’indice di guasti degli impianti di condizionamento è stato inferiore al 5% rispetto all’anno passato».
Ci sono novità sulla pulizia dei treni in Sicilia?
«Visti gli scarsi risultati  registrati Trenitalia ha disdettato in tutta Italia  i contratti di pulizia con le vecchie aziende ed ha proceduto ad un nuovo bando europeo. Le vecchie aziende hanno proposto quarantacinque ricorsi all’autorità giudiziaria avverso la decisione di Trenitalia rallentando il processo di assegnazione dei nuovi appalti. A fronte dei 34 giudizi favorevoli a FS, in alcune regioni è già iniziato il percorso di riassegnazione delle lavorazioni di pulizia dei treni con risultati confortanti dal punto di vista del gradimento  da parte dei clienti di Trenitalia. In Sicilia la pulizia è ancora effettuata dalla vecchia azienda appaltatrice, che si trova in amministrazione giudiziaria, in attesa dell’assegnazione della gara, che potrebbe avvenire già nelle prossime settimane».

(intervista di Giuseppe Leone)


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