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L'aeroporto di Palermo e i voli per Londra

Pubblichiamo la lettera inviata a [email protected] da Mario Maimone. Sotto l’intervista realizzata da Giuseppe Leone a Giacomo Terranova, amministratore delegato della Gesap, che risponde alle domande poste da Maimone sulla gestione dell’aeroporto di Palermo

Gent.ma redazione,

sono un assiduo lettore del Giornale di Sicilia che approfitta di questa nuova opportunità mediatica per segnalare la vergognosa situazione dell'aeroporto di Punta Raisi per quanto riguarda i voli internazionali (ricordo con dati molto negativi del 2009 rispetto al 2008: si parla di -20%).
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la soppressione dal fine marzo 2010 del volo diretto Ryanair per Londra. Dunque il nostro aeroporto già miseramente privo di consistenti rotte internazionali vedrà mancare la rotta che in questi anni ha dato i migliori risultati.
Sappiamo che la decisione di Ryanair non è motivata dalla mancanza di traffico, perché anzi il volo è sempre pieno pure d'inverno, ma dalla mancata disponibilità di Gesap e della provincia a venire incontro alle richieste economiche della compagnia.
Ormai se un palermitano vuole andare all'estero senza pagare le cifre esose di Alitalia via Roma, deve prendere l'aereo a Birgi. È una situazionale accettabile? E come fanno i turisti a venire a Palermo?
Serve che la Provincia di Palermo, visto che la Gesap non vuole sborsare un euro e la Provincia è azionista di maggioranza all'aeroporto, investa delle somme di denaro nel promuovere accordi con Ryanair o Easyjet, perché altrimenti il nostro aeroporto sarà solo a traffico nazionale e non più internazionale. Si prenda esempio da quello che ha fatto la provincia di Trapani o la Regione Puglia che finanziano Ryanair direttamente.
Da Palermo non ci sono collegamenti diretti con Berlino, Bruxelles, Vienna, Basilea, Madrid, Francoforte, Dusseldorf. Non esistono nemmeno collegamenti diretti con la Romania, nonostante i tanti immigrati rumeni, eppure da Catania ci sono due compagnie che vanno a Bucarest direttamente!
Ma come si vuole che i turisti arrivino in città? Via Roma spendendo 1000 euro? Andranno in Spagna o Turchia! Gesap e Provincia devono solo affidarsi a manager che sappiano creare questi accordi dialogando con le compagnie e anzi andando a proporre direttamente loro nuovi possibili collegamenti, magari anche facendo pagare meno le spese aeroportuali.
Bisogna che il presidente della Provincia si adoperi per porre rimedio a questa situazione dannosissima per il nostro turismo. Ma in tutto questo, i nostri albergatori dove sono? Le sanno queste cose? Perché non si fanno sentire in tempo, invece poi di piangere a fine anno, quando arrivano i dati sulle presenze?
Grazie per l'attenzione.
Mario Maimone, Palermo



Dottore Terranova, perché sarà soppresso a marzo 2010 il volo Palermo-Londra della Ryanair?
«Per volontà della compagnia aerea. È scaduto il contratto di co-marketing di cinque anni che prevedeva la promozione di questa tratta con un contributo da parte della Gesap, ente gestore di Punta Raisi».
Come mai questa volontà visto il successo di questa tratta in questi anni?
«Il comportamento più giusto da tenere da parte di Ryanair era quello di mantenere la tratta, anche senza i nostri contributi, perché è un volo che si è consolidato nel tempo per il numero di passeggeri che lo sfruttano durante tutto l’anno. Invece, hanno deciso di spostarsi in un aeroporto a ottanta chilometri di distanza dove vanno a trovare questi contributi. Per noi è impossibile continuare a erogare tali risorse alla compagnia per icompatibilità con le norme vigenti. Si tratta di rispetto delle regole».
L’aeroporto a 80 chilometri è quello di Birgi. Come mai a Trapani hanno deciso di dare questi contributi?
«Trapani è uno scalo su misura per Ryanair. Uno scalo dove non c’è traffico, perfetto per le esigenze di una compagnia low cost con quei tempi. Ecco perché hanno deciso di investire. Per ora sono all’inizio di questa contribuzione e, dunque, è molto probabile che tra cinque anni avranno gli stessi nostri problemi».
Ma l’aeroporto di Palermo prevede un’alternativa una volta conclusa l’esperienza di Ryanair per quanto riguarda il volo Palermo-Londra?
«Ai passeggeri preoccupati di questa situazione dico che già a fare questa tratta stagionalmente c’è Easyjet. Io credo che una volta rimasta da sola, Easyjet deciderà di garantire il volo Palermo-Londra tutto l’anno. Dipende dalle dinamiche commerciali».
Andando sul generale, perché così poche rotte internazionali nell’aeroporto di Palermo?
«Sono le compagnie a decidere come operare, secondo principi di mercato. Se non c’è traffico, è impossibile si organizzi per garantire determinate tratte. Ma qualcosa, comunque, si muove. Ogni tanto ci sono delle sperimentazioni, che riguardano tratte internazionali e, al momento, ci sono compagnie straniere che garantiscono numerosi collegamenti con la Germania dal nostro scalo».
Va bene, sono le compagnie a decidere. Ma cosa si può fare per promuovere il traffico internazionale?
«Osservando le esperienze positive nel resto d’Italia, credo siano importanti gli interventi delle singole regioni. Come ha fatto, ad esempio, la Regione Puglia che ha investito sui voli internazionali e sta avendo successo. La Regione dovrebbe mettere a disposizione delle risorse per avere garantiti dei collegamenti con determinati paesi e fare una gara, alla quale tutte le compagnie partecipano per aggiudicarsi le risorse. Infine, bisogna garantire voli a basso costo per stimolare chi viaggia».
Sembra sempre più difficile, oggi, raggiungere direttamente Palermo dall’estero. Riscontrate un problema legato al turismo?
«Non condivido questo allarme per quanto riguarda il turismo, anzi. C’è stato un incremento negli ultimi tempi di turisti che arrivano dall’estero. Lento, ma crescente. Questo proprio grazie a ciò che dicevo prima, ovvero ai nuovi collegamenti dalla Germania e altri dall’Inghilterra».

(intervista di Giuseppe Leone)

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