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Mattarella era un uomo che pensava in grande

La ricorrenza di oggi permette a ciascuno di interrogarsi sul significato, sul valore, sulla necessità di continuare il cammino del cambiamento e dell'innovazione che Mattarella intraprese

Piersanti Mattarella fu un innovatore. In politica e nell'amministrazione, la sua azione è stata caratterizzata da una fortissima spinta in direzione del cambiamento. Le sue idee, il suo percorso, appaiono oggi nella loro "grandezza": riformare la macchina amministrativa, semplificare i percorsi burocratici, snellire i processi decisionali e rendere chiare scelte e responsabilità politiche. Questi erano i pilastri della sua azione, che era - evidentemente - tanto avanzata, allora, da apparire avveniristica.
Il giovanissimo Presidente della Regione che fu ucciso barbaramente in via Libertà era un uomo che si rimboccava le maniche e che pensava in grande. Fu il primo a capire che bisognava tagliare e qualificare la spesa pubblica, metter mano e bonificare il fragile meccanismo degli appalti, eliminare in ogni modo le sacche di malgoverno, perchè lì si annidavano e si annidano corruzione e malaffare.
L'attualità del suo pensiero è oggi sotto gli occhi di tutti. È cambiato il contesto ed è cambiato il sistema politico. Sono cambiati i sistemi elettorali. Sono cambiati i partiti. Ma il nodo di fondo è rimasto immutato: il ritardo con cui la Sicilia si presenta ad ogni appuntamento con lo sviluppo non è diminuito e rischia - anzi - di diventare incolmabile.
La ricorrenza di oggi permette a ciascuno di interrogarsi sul significato, sul valore, sulla necessità di continuare il cammino del cambiamento e dell'innovazione che Mattarella intraprese. Un cambiamento che non può più essere solo "di facciata", ma che deve incidere sui meccanismi con cui si pensa e si fa politica in Sicilia.
Discepolo di Aldo Moro e suo "naturale" erede politico, era riuscito a imporre i temi dello sviluppo della Sicilia nel dibattito nazionale, a coinvolgere perfino il Presidente della Repubblica nella sua campagna per la moralizzazione e la modernizzazione del sistema-Sicilia.
Questa sua capacità di "nazionalizzare" con grande dignità i problemi meridionali e siciliani, pur senza elemosinare nulla, rimane una virtù ineguagliata. La sua forza e il suo impegno per presentare una Regione con le "carte in regola" rappresentano un esempio che - anche questo - torna di enorme attualità in un'epoca in cui, chiusa ogni forma di politica solidaristica ci avviamo, a grandi passi, verso un assetto nazionale federalista.
La forte tensione morale, la grande passione per l'innovazione, la visione alta e chiara della missione del sistema pubblico, la semplicità dell'approccio umano, la sincera vocazione al servizio: questa la lezione che da Piersanti Mattarella, forte della sua attualità, arriva ancora una volta all'attenzione di una classe politica che non può più sottrarsi all'imperativo del cambiamento e dell'innovazione.

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