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Casini: in Sicilia col Centrosinistra, Alfano sarà dei nostri. Scelta fra Misuraca, D'Alia e La Via

Pier Ferdinando Casini con Angelino Alfano

SCICLI. Pierferdinando Casini ha scelto: per le regionali siciliane starà con il centrosinistra. Ma fa di più, annunciando che dalla sua parte ci sarà Angelino Alfano e indica i nomi dei tre papabili alla carica di governatore: Gianpiero D'Alia, Giovanni La Via e Dore Misuraca.

"Daremo vita a una coalizione tra moderati e progressisti per le prossime elezioni in Sicilia. Alfano è per questa impostazione. Con lui lavoriamo in piena sintonia. A Roma come a Palermo" ha detto il presidente della Commissione Esteri al Senato, in conferenza stampa a Scicli.

"Il Partito popolare europeo in Sicilia - ha aggiunto Casini - seguirà una impostazione di destra, noi come Centristi per la Sicilia non li seguiremo. Il nostro campo è il centro sinistra". Per la scelta definitiva del candidato "si farà un ragionamento comune con Alfano per scegliere l'uomo che ha più chance di vincere".

Una uscita che però riceve subito un parziale stop da parte di Giuseppe Castiglione, l'uomo di Alfano in Sicilia e coordinatore regionale di Ap: "Ok a un candidato 'centrista' come del resto il nostro partito sostiene da tempo, ma col Pd non c'è alcun accordo politico in atto, c'è un dialogo in corso".

Pieno appoggio, invece, dal coordinatore nazionale dei Centristi per l'Europa, Gianpiero D'Alia, anche lui presente a Scicli: "Se si vuole governare realmente la Sicilia e il Paese, l'unico progetto credibile, come sta avvenendo in Europa, è un'alleanza tra moderati e progressisti. Su questo stiamo lavorando".

"Non guardiamo ai modelli - ha osservato l'ex ministro - ma ai progetti e il nostro è quello di fare crescere più possibile l'area popolare moderata. Questo progetto non può certo trovare spazio in un'alleanza di destra con Salvini e Meloni". "Ho rispetto per Nello Musumeci - conclude - ma il suo non è un progetto di civismo, quanto della destra che prova a dialogare con un pezzo di centrodestra siciliano che, in Sicilia, già non ha funzionato".

Apprezzamento anche dal segretario regionale del Pd, Fausto Raciti che parla di quella di Casini e D'Alia come "una scelta che abbiamo fatto per tempo ed una strada che vogliamo continuare a percorrere in alternativa ai populisti e al ritorno sempre incombente al passato. L'inequivocabile scelta di campo che oggi Casini e D'Alia indicano ci trovano riconoscenti e pronti e proseguire il nostro cammino insieme".

Ma Raciti non è l'unico big del Partito democratico siciliano ad intervenire. Anche il sottosegretario alla Salute Davide Faraone è convinto che "le parole chiare di Casini e D'Alia confermano quella che per me è sempre stata una certezza e cioè che il campo largo, il modello politico sperimentato a Palermo, si presenterà con la stessa formazione per le regionali di novembre. Benissimo anche il confronto che Delrio e Alfano stanno portando avanti sul piano nazionale. Da questo confronto mi aspetto un'intesa ampia e strategica".

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