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The Onigiri Art, il sushi diventa opera d'arte

TOKYO - Nel 2011 un delizioso documentario dal titolo 'Jiro e l'arte del sushi' raccontava il lavoro dell’allora 85enne Jiro Ono, maestro nella creazione del piatto più famoso del Giappone, nel suo minuscolo ristorante di Roppongi Hills, a Tokyo, uno dei pochi ad aver ottenuto le tre stelle Michelin. Il documentario, diretto da David Gelb, poneva all'attenzione dello spettatore la quotidianità del protagonista, scandita per decenni da un rigore zenquasi filosofico che gli ha permesso di arrivare a creare delle opere d'arte per il gusto.

Oggi, a latitudini assai distanti dalla capitale nipponica, il concetto di arte legato al sushi viene reinterpretato da un giovane orientale cresciuto nel nostro Paese, che ha dato vita a delle vere e opere visive realizzate attraverso l'arte del sushi. Yujia Hu, 30enne cinese di nascita e milanese di adozione, è il primo 'sushi artist' del mondo, e col suo profilo Instagram theonigiriart sta conquistando migliaia di follower postando immagini di reinterpretazioni di Mondrian e Keith Haring, elementi di cultura pop ed icone legate allo street style. Tutte prodotto con la medesima tecnica e gli ingredienti del sushi. Ad innamorarsi dei suoi lavori una schiera di 'vip' di ogni parte del globo, dall'ex star Nba Dennis Rodman al produttore Steve Aoki, uno dei dj più quotati. “L'arte è in ogni cosa, ed è molto soggettiva: questo è il mio modo di esprimermi e far vedere il mio vissuto. Se riesci a suscitare delle emozioni con quello che realizzi, che sia del sushi o un quadro, allora hai creato un opera d’arte”, esordisce all'ANSA Yujiu, che ha chiuso il suo ristorante milanese per dedicarsi a tempo pieno alla carriera di artista. Com'è nata questa tua passione? “Ho imparato a fare il sushi da giovane e circa 3 anni fa ho iniziato questa a creare gli onigiri (triangolini di riso, ndr) dandogli altre forme”.

Come crei le tue opere? “Gli ingredienti che uso sono esattamente gli stessi che si trovano in una cucina dove si fa sushi: riso, alghe e pesce”. Tra le tue opere ci sono anche molte reintepretazioni di opere d’arte famose. “Ne ho fatte parecchie. da 'l’Urlo' di Munch a 'il Bacio' di Klimt passando per 'la Notte Stellata' di Van Gogh, 'l'Onda' di Hokusai e molti altri ancora. Ogni mio lavoro mi assorbe, completamente, entro in un mondo nel quale c'è spazio solo per me e per la mia opera. E non smetto finché non la porto a termine”. Un altro tema che ami molto è legato allo street style, con immagini di giocatori di basket NBA, rapper e sneakers sportive. “La creazione delle sneakers è quella che mi ha portato più successo in assoluto. Chiamo questi lavori 'shoeshi', un mix che mette insieme i termini shoes e sushi e che calza a pennello per questi lavori”. Hai mai portato le tue opere in Giappone? “Non ancora, ma sono venute molte tv giapponesi a intervistarmi”. theonigiriart farà una mostra personale? “Si, ci penso continuamente: devo solo trovare il momento giusto...”

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