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Atletica in lutto, l'ex azzurra Viceconte si è suicidata

Maura Viceconte

L'ex azzurra Maura Viceconte, specialista di corsa di lunga durata in pista e di maratona, si è uccisa, impiccandosi a Chiusa di San Michele, un paese della Valle di Susa (Torino) dove era tornata a vivere alcuni anni fa.

A confermarlo sono i carabinieri di Susa che hanno trovato il corpo dell’atleta nel pomeriggio di oggi. La notizia ha profondamente rattristato i suoi concittadini e il mondo dell’atletica piemontese.

"Un colpo di scena che non ci si aspettava - fa sapere la Fidal regionale -. Un’eredità che andrà sicuramente raccolta, anche se al momento a prevalere è un senso di tristezza infinita".

Stella della maratona azzurra tra gli anni '90 e primi anni 2000, è stata bronzo agli Europei di Budapest 1998. La piemontese è stata primatista assoluta della distanza e ancora detiene il record italiano dei 10.000 metri.

Nata a Susa (Torino), l’atleta è ricordata dalla Fidal come "figura di notevole rilievo nel panorama fondistico nazionale ed internazionale", capace di imporsi in numerose maratone di assoluto rilievo: in carriera ha colto successi a Venezia, Montcarlo, Carpi, Roma, Vienna (quando corse in 2h23:47, al tempo la cifra del record nazionale), Praga e Napoli.

Terminata la carriera agonistica, Maura dovette confrontarsi per lunghi anni con la malattia. Lo scorso novembre aveva promosso un docufilm sulla sua vita, "La vita è una maratona - La corsa il modo di vivere", che le aveva permesso di tornare a confrontarsi con amiche e avversarie del tempo. Secondo fonti locali, l’ex atleta olimpica si sarebbe tolta la vita nella sua casa a Chiusa San Michele (Torino).

 

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