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A Pisa incontro su rischi hackeraggio veicoli guida autonoma

Veicoli a guida autonoma e interconnessi con maggiore confort e sicurezza ma anche con la possibilità di essere hackerati: le sfide che l'industria 4.0 pone all'automotive toscano e le opportunità che presenta sono i temi centrali del convegno "Innovazione I4.0: tecnologie abilitanti e standard per il mondo automotive", promosso da Movet, partnership tra multinazionali, aziende toscane, Università, esperti del settore in collaborazione con Intecs, azienda di servizi informatici, che si svolgerà il prossimo 8 febbraio alla Camera di commercio di Pisa.
    La sessione mattutina del convegno si occuperà di politiche industriali e regionali, mentre il pomeriggio si terrà la parte tecnica, con tema principale la cyber security, con esperti provenienti da aziende italiane e istituti di ricerca. Per Fabio Martinelli, direttore del Cybersecurity Lab del Cnr di Pisa, per i veicoli a guida autonoma "oltre ai problemi di safety, ovvero incidenti dovuti al caso, ci saranno quelli di security, vala a dire incidenti o danni all'auto indotti da altri individui. Per questo, all'interno del nostro laboratori hackeriamo i sistemi informatici delle auto per mostrarne le debolezze e per farlo dobbiamo provare a pensare proprio come se fossimo hacker", riuscendo a far installare una app malevola a un incauto guidatore, sfruttando la web radio sull'auto. Tale app ha poi preso il "controllo" dell'auto e dei dispositivi come telecamere per parcheggio e microfono per comandi vocali. "Movet - dice il presidente Giuseppe Pozzana - continua nel suo sforzo di valorizzazione del sistema automotive toscano". Per l'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo, che partecipa all'incontro, "mettere a tema le opportunità del paradigma Industria 4.0 in tutti i campi è il lavoro che occorre fare per incentivare il sistema produttivo a cogliere la sfida dell'innovazione che non è una opzione ma ormai una scelta obbligata per restare competitivi".

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