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Presidenziali Usa 2020, Hillary Clinton non esclude una nuova candidatura

++ Hillary Clinton ++

Hillary Clinton non esclude di scendere di nuovo in campo per le presidenziali. Secondo alcune fonti vicine all’ex first lady e segretario di stato, citate dalla Cnn e riprese da molti media Usa, Clinton ancora nell’ultima settimana avrebbe confidato in privato di «non aver chiuso le porte per una sua corsa nel 2020».

Tra i possibili candidati ci sarebbe anche l'ex Ceo di Starbucks Howard Schultz: «Sto pensando seriamente di correre per le presidenziali 2020 come centrista indipendente», ha detto nelle scorse ore. «Viviamo tempi molto fragili e l’attuale presidente non è assolutamente qualificato per il suo incarico», ha detto in una intervista tv.

Schultz ha quindi spiegato la scelta indipendente perchè «entrambi i partiti non fanno il necessario per il popolo americano e sono impegnati solo in ripicche politiche».

Candidata ufficiale alle presidenziali del 2020 è Kamala Harris,  che lancia il primo duro affondo contro Donald Trump: «L'America è molto meglio di quello che vediamo oggi. Questa non è la nostra America. Dobbiamo dire la verità e combattere per la verità. Siamo a un punto di svolta nel nostro Paese e nel mondo, e dobbiamo unirci per difendere i nostri valori contro chi vuole distruggerli», il suo appello davanti a una folla che ha scandito ripetutamente il suo nome.

«I valori democratici sono sotto attacco in America e in tutto il mondo, i diritti civili e i diritti umani sono sotto attacco», ha detto la senatrice democratica, sottolineando come in America «ci devono essere uguaglianza e libertà per tutti": «Questa è la nostra storia». «Corro perchè credo che la sanità è un diritto fondamentale, come l’istruzione a cui tutti hanno diritto, dall’asilo al college. E corro perchè dobbiamo tagliare le tasse a chi davvero ne ha bisogno», ha proseguito Harris elencando quelli che saranno i punti principali del suo programma, e sottolineando come a pagare di più dovranno essere le grandi corporation. E poi la stretta sulle armi da fuoco e il progresso nei diritti delle donne e della comunità Lgbt, e l'integrazione degli immigrati «perchè tutti vanno trattati con rispetto e dignità».

Un discorso molto ispirato quella di Kamala Harris, che ha promesso come nella sua agenda ci sarà anche quello di ripristinare la credibilità perduta degli Stati Uniti a livello internazionale e di promuovere una leadership che si occupi del futuro del pianeta a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici.

«Possiamo realizzare i nostri sogni, possiamo ripristinare il sogno Americano, quindi facciamolo, e facciamolo insieme», l’urlo finale di Kamala Harris, che ha ricordato lo 'Yes we can' di obamiana memoria.

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