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Pittura sacra a Ferrara tra '500 e '700

FERRARA - Un viaggio nel tempo che spazia dal tramonto del Dominio Estense fino al Secolo dei Lumi: è quello proposto dal Castello Estense dal 26 gennaio al 26 dicembre nella mostra 'Dipingere gli affetti-La pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento', grazie all'emersione della imponente Quadreria che riunisce le opere di proprietà dell'Asp, Centro Servizi alla Persona di Ferrara, Masi Torello e Voghiera, depositata nei Musei di Arte Antica. Un capitale artistico pressoché sconosciuto ma di grande rilevanza storica, che l'esposizione restituisce al grande pubblico. Al Castello Estense torna così 'L'arte per l'arte', progetto del Comune promosso in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città reso inaccessibile dopo il sisma del maggio 2012. Le tappe di questo itinerario condurranno al cospetto di due importanti protagonisti della rivoluzione naturalistica di inizio Seicento: Ippolito Scarsella, detto Scarsellino, e Carlo Bononi.
   

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