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Riciclaggio internazionale veicoli, operazione polizia

Sono 12 gli arresti effettuati all'alba dalla polizia stradale di Roma nell'operazione contro il riciclaggio internazionale di auto. Di questi dieci sono finiti in carcere e due si trovano ai domiciliari. L'operazione denominata "Hybrid" è stata coordinata dalla Procura di Roma - pool reati gravi contro il patrimonio. In quasi un anno di indagine gli agenti della polstrada hanno arrestato altre 18 persone. Le indagini hanno permesso di recuperare non meno di un centinaio di veicoli rubati (talvolta già smontati e ridotti in pezzi di ricambio) insieme a documenti e attrezzature. A quanto accertato da un lato venivano individuavano i veicoli da "cannibalizzare", smontando i costosi pezzi di ricambio che, privati degli elementi identificativi, venivano immessi nel mercato internazionale clandestino, anche attraverso i circuiti di vendite on line. Dall'altro quelli di grossa cilindrata da vendere in nero nel mercato parallelo. Le auto "ripulite" venivano, poi, distribuite in Italia e nei paesi dell'est Europa. A capo della banda c'era un cittadino albanese, ben noto alle forze di polizia, che si avvaleva della stretta collaborazione di due fidati complici italiani e di un assortito gruppo di persone a cui erano affidati precisi incarichi come il furto delle auto e il trasporto in officine improvvisate per lo smontaggio. Nell'attività criminale erano coinvolti anche due autodemolitori della periferia di Roma che avevano il compito di far sparire definitivamente le parti delle auto "scomode" frantumandole dentro le presse.

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