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Una 'carta della convivenza' tra automobilisti e ciclisti

'Protagonisti della strada. Convivenza possibile?'. Ford è in prima linea per promuovere una mobilità integrata e sicura, che possa coinvolgere sia automobilisti che ciclisti. La casa dell'Ovale Blu ha promosso, a tal proposito, una tavola rotonda in collaborazione con il Comune e l'Ordine degli Ingegneri di Bologna per approfondire i punti di vista che alimentano il dibattito tra i diversi utenti della strada.

All'incontro hanno preso parte esponenti delle istituzioni locali, associazioni e imprese impegnate sul fronte della sicurezza e della disabilità, unte per trovare una adeguata soluzione alle sfide della mobilità attuale. Partendo dalla realtà attuale e monitorando la difficile convivenza tra automobilisti e ciclisti, il confronto ha rappresentato anche l'opportunità per riflettere su una condivisione virtuosa degli spazi stradali.

Ford si è fatto quindi promotore del cambiamento delle abitudini degli utenti della strada attraverso la campagna 'Share the Road', nata come declinazione del programma di corsi di guida responsabile Ford Driving Skills for Life, pensata per contribuire al miglioramento della sicurezza e cercare di dirimere la costante rivalità per gli spazi stradali, sfruttando l'arma dell'empatia.

''L'integrazione tra le diverse modalità di trasporto è la chiave per rendere le nostre città più sicure e semplici da vivere - ha precisato Marco Alù Saffi, direttore relazioni esterne di Ford Italia - Cercando di far parlare tra loro i vari interlocutori e promuovendo soluzioni equilibrate, Ford vuole diventare il promotore di una nuova cultura della convivenza, più rispettosa e tollerante''.

A fargli eco l'assessore alle politiche per la Mobilità del Comune di Bologna, Irene Priolo: ''È importante che il tema della convivenza venga proposto da un operatore del settore automobilistico. L'utenza debole ha necessità di costruire un dialogo positivo. È necessario un patto trasversale - ha aggiunto - e il convegno racconta questo sforzo che la città di Bologna intende perseguire. Una iniziativa che a mio avviso dovrà portare alla stesura di una 'carta della convivenza' di cui intendo farmi promotrice''.

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