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Mancini: "La Supercoppa in Arabia può aiutare la condizione delle donne ovunque"

Roberto Mancini

"Per Salvini è una 'schifezza' giocare la Supercoppa Juve-Milan in Arabia Saudita, dove le donne sono discriminate? Non accade solo lì. E comunque 70 anni fa in Italia la situazione della donna non era molto migliore...". Lo ha detto il ct della Nazionale, Roberto Mancini, in un’intervista pubblicata oggi da 'La Gazzetta dello Sport'.

"Questa partita può aiutare l’avvento di una nuova condizione per le donne, anche negli stadi - ha aggiunto il mister azzurro -. Lo sport aiuta ad aprire porte, a favorire trasformazioni, come successe in Cina con l'Olimpiade. Anche perchè pure in Arabia, come in tutto il Medio Oriente, il calcio è molto amato. Le donne vanno rispettate e amate a prescindere, perchè sono sempre migliori di noi uomini: senza donne noi saremmo morti".

Il 'Mancio' si concede anche delle riflessioni su quanto propone il mercato: "Modric all’Inter può far fare un bel salto di qualità. Non conosco bene Paquetá, ma a me il Milan non dispiace neanche così. E se prende Sensi, uno che sa giocare sia davanti alla difesa che da interno...". Infine, una 'profezià sul girone di ritorno: "La Roma sarà la sorpresa, si sta riprendendo e ha giovani che stanno facendo esperienza".

Bernardeschi e Chiesa sono partiti a razzo ma poi sembrano aver frenato: "Bernardeschi ha avuto più che altro qualche problema fisico: è migliorato tanto, giocherà perchè la Juve ha davanti molte partite. Una piccola frenata per Chiesa ci sta, con tutte le pressioni che ha... Ma deve segnare di più, è importante per il suo ruolo: si faccia dare qualche consiglio dal padre per migliorare nel tiro".

De Sciglio è cresciuto molto: "Anche come attenzione ha fatto un salto di qualità, così posso aspettare con più serenità Conti e Spinazzola, che spero di vedere presto". Nessuna porta chiusa per Lazzari, provato in Portogallo con un’Italia troppo sperimentale: "Gli ho fatto giocare una partita molto difficile per conoscerlo meglio. Vedo che continua a giocare sempre bene, non l’ho più chiamato ma non l’ho bocciato. Anzi... Non abbiamo più numeri 10 come Rivera, Baggio, Totti e Del Piero? Speriamo che tornino fuori per il prossimo Mondiale: magari Riccardi della Roma, o Vido del Perugia, che però non ha ancora un ruolo ben definito".

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