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"Comandano i terroni": bufera sul titolo di Libero. Orlando: "Vergognoso"

Scoppia la polemica sul titolo del quotidiano "Libero" che oggi apre in prima pagina con la scritta "Comandano i terroni" riferita al fatto che 3 delle 4 più alte cariche istituzionali del Paese sono rivestite da cittadini meridionali.

Con un post pubblicato sui social network, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando attacca, definendolo "vergognoso". Orlando, che con un'immagine richiama e sottolinea la vicinanza di vedute fra il quotidiano "Libero" e il leader della Lega Matteo Salvini, nel post afferma: "Si preparano già a scaricare sul meridione le colpe dei fallimenti del governo Giallo-Verde". Orlando chiude il proprio post con l'espressione: "Ha da passa' a nuttata!".

Ma non è l'unica reazione che arriva dalla politica. Anche il vicepremier Luigi Di Maio si unisce al coro di critiche e su Twitter commenta: "Libero, giornale finanziato con soldi pubblici, anche quelli dei terroni. Ecco la preziosa informazione da tutelare con i vostri soldi! Tranquilli: abbiamo già iniziato a togliergliene da quest'anno e nel giro di 3 anni arriveranno a zero. Ps L'Odg rimarrà di nuovo in silenzio?".

"Terroni e negri, è sempre quello il cruccio dei certa gente. Possono cambiare nome e sbraitare 'prima gli italiani', ma l'unico italiano che conoscono è quello che vive sopra il Po, è ricco e anche un po' evasore. Razzisti incalliti", afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali.

"Se davvero comandassero i terroni, come dice Libero, oggi non avremmo un paese che va a due velocità...", commenta l'ex presidente del Senato, Renato Schifani, palermitano. "Quando si ricoprono alte cariche si guarda al paese e non al territorio di provenienza - spiega - La storia politica del nostro paese ci conferma questo dato".

"L'ennesima prima pagina vergognosa di un quotidiano che negli ultimi anni ha ricevuto milioni di euro di soli contributi diretti statali e che ancora continua a riceverne. E sono soldi anche dei cittadini del Sud che hanno contribuito ogni anno per veder alimentare questo tipo di 'informazione', se così possiamo definirla", scrive sul suo profilo Facebook Veronica Giannone, portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati.

"Perdonatemi, ma questo non è giornalismo. Questa non è informazione! L'ordine dei giornalisti intervenga immediatamente per bloccare questa vergogna. Libero usa i soldi pubblici per infangare il sud?", scrive il capogruppo M5s alla Camera Francesco D'Uva su Fb.

A difesa di Libero arriva invece il commento dell'europarlamentare della Lega, Mario Borghezio: "Rispondo con un detto popolare 'La verità offende'. Penso che il M5S e Di Maio debbano prendere atto che la libertà di stampa è un presidio di democrazia".

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