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Banca Carige, Uilca: "No alle penalizzazioni dei lavoratori siciliani"

“Prendiamo atto con soddisfazione del Decreto Legge approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri, con il quale lo Stato è intervenuto in soccorso di Banca CARIGE come già avvenuto in passato per MPS", dichiarano Giuseppe Gargano e Riccardo Ballotta, Segretario Generale e Segretario Regionale UILCA Sicilia.

"In Sicilia, a seguito della cessione di sportelli ex Banco di Sicilia, ex Sicilcassa ed ex Banca di Roma, avvenuta tra il 2007 ed il 2008, la Cassa di Risparmio di Genova ed Imperia ha acquisito - continuano - dimensioni importanti nell’ ambito del settore del credito regionale con più di 60 sportelli e circa 300 lavoratori".

"Oggi Banca CARIGE in Sicilia conta, a seguito delle razionalizzazioni e degli esodi, 40 filiali e più di 200 dipendenti, che hanno contribuito – con la loro professionalità e nonostante l’incertezza nella quale vivono da diversi anni – alla tenuta della banca sul mercato grazie - dichiarano - alla gestione della clientela giustamente preoccupata a causa delle notizie sull’Istituto".

"Saremo molto attenti a portare all’ attenzione della Segreteria Nazionale e del Coordinamento Aziendale UILCA, le giuste istanze dei lavoratori siciliani di CARIGE, primo patrimonio della banca, che - proseguono - non dovranno pagare per la cattiva gestione della proprietà, ne essere penalizzati in alcun modo da prevedibili processi di fusione/incorporazione, da mobilità sfrenata e sacrifici salariali o perdita occupazionale.

"La nostra regione - concludono - ha già pagato e continua a pagare un prezzo elevatissimo a causa della ristrutturazione del settore e non possiamo permettere alcuna “distrazione” sulla gestione del credito in Sicilia, valore determinante per la ripartenza dell’ economia”.

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