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I gilet gialli tornano in piazza a Parigi: scontri e feriti, sfondati gli uffici di un ministero

Scontri fra gilet gialli e polizia a Parigi

I Gilet gialli sono scesi in piazza per quello che chiamano l’'atto VIII', ovvero l’ottavo sabato di manifestazioni in diverse città francesi, tra cui Parigi, dove tra le 5 e le 600 persone si sono radunate sugli Champs Elysees, accanto all’Arco di Trionfo. «Manifesteremo qui tutti i sabati, continueremo per tutto il 2019», ha detto al megafono Sophie, una dei manifestanti di questo gruppo, secondo i media francesi.

«Faremo sì che i cittadini si riprendano il potere. Vogliamo degli stati generali organizzati dal popolo per il popolo». Altri gridavano «dimissioni di Macron», mentre accendevano fumogeni e bloccavano il traffico. Questi manifestanti, secondo quanto indicato dalla prefettura, dovrebbero dirigersi verso la piazza della Borsa.

Altri gilet gialli si sono radunati presso l’aeroporto di Beauvais, dove sono stati bloccati dalla polizia, ma senza scontri, e al porto di Ille-et-Vilaine a Saint Malo. Blocchi stradali o ferroviari anche a Avignone, Marsiglia, Sedan (Ardenne) e in altre località. Finora non si segnalano incidenti di rilievo.

Sale la tensione anche oggi: gli agenti - riferiscono media locali - hanno usato i lacrimogeni a Beauvais, a nord di Parigi, e a Montpellier (sud della Francia) per disperdere le manifestazioni, mentre a Saint Malo la polizia ha fatto sgomberare i dimostranti che impedivano l’accesso al porto, fermando due persone. A Beauvais, dove si trova uno degli aeroporti della regione parigina, la polizia ha usato i gas per impedire al corteo di raggiungere il centro della città.

Scontri e lancio di lacrimogeni al termine della manifestazione dei gilet gialli a Caen (Normandia), iniziata pacificamente questa mattina. La polizia ha usato i gas anche a Le Mans dove verso le 15 un gruppo di dimostranti ha cercato di erigere barricate ai margini della dimostrazione, nel centro cittadino.

Resta intanto alta la tensione a Parigi, dove i manifestanti - cui è stato impedito di raggiungere l’Assemblea Nazionale - sono fermi davanti al Museo d’Orsay. Oggetti vengono lanciati contro la polizia, che risponde con il lancio di lacrimogeni.

Gli agenti hanno usato i lacrimogeni per bloccare il corteo che tentava di passare sul ponte pedonale sulla senna 'Leopold Sedar Senghor' nei pressi dell’Assemblea nazionale.

Diverse persone sono rimaste ferite e vengono assistite da personale paramedico davanti al Museo D’Orsay dove si è fermata la manifestazione dei gilet gialli. Lo riferiscono media d’oltralpe. Secondo i manifestanti, i feriti sono stati colpiti dalla polizia con i cosiddetti 'flash ball’, proiettili non letali, nel momento in cui si trovavano nei pressi di un barcone in fiamme sulla Senna.

Un gruppo di 15 persone, alcune con indosso i gilet gialli, hanno sfondato con una scavatrice la porta del ministero dei rapporti con il parlamento dove ha sede l'ufficio del portavoce del Governo. Benjamin Griveaux, portavoce dell’esecutivo, e alcuni suoi collaboratori sono stati evacuati dalle forze di sicurezza.

«Hanno sfondato la porta del ministero dei Rapporti con il Parlamento utilizzando una scavatrice», ha riferito un testimone citato da Le Parisien.

Secondo quanto appreso dal quotidiano parigino, Griveaux, i cui uffici sorgono nel ministero a rue de Grenelle, nei pressi del quartiere latino, è stato evacuato e messo in sicurezza insieme con i suoi collaboratori. I circa 15 individui che hanno sfondato la porta con una macchina da cantiere, erano vestiti in parte con gilet gialli in parte completamente di nero. Sono entrati nel cortile attorno alle 16:30, proprio durante i disordini a fine manifestazione nel quartiere, e hanno danneggiato i veicoli parcheggiati, poi si sono dati alla fuga.

 

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