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Mondiali di slalom, a Zagabria Moelgg e Razzoli puntano al podio

Manfred Moelgg

Secondo tradizione, il Monte dell'orso alla periferia di Zagabria ospiterà domani lo slalom speciale di cdm donne e domenica quello uomini. Gli azzurri in questo prima slalom del 2019 e ad un mese dai Mondiali di Are cercano qualche sicurezza in più in una disciplina in cui in questa stagione mai sono saliti sul podio. Intanto ci sono novità nella squadra femminile, quella più debole, al posto della rinunciataria Martina Peterlini, dolorante ad una spalla, ci sarà Anita Gulli, ventenne piemontese dell'Esercito che viene dalla Coppa Europa.

Non parteciperà poi alla trasferta in Croazia Federica Brignone, che ha preferito preparare i prossimi appuntamenti di gigante e superG, e sarà sostituita da Marta Rossetti, 19enne poliziotta anche lei di Coppa Europa. Oltre alle due esordienti a Zagabria l'Italia si presenterà con altre tre atlete: l'altra 19enne Lara Della Mea, reduce da Semmering dove è riuscita a qualificarsi per la prima volta in carriera alla seconda manche chiudendo con un ottimo sedicesimo posto: poi ci saranno la veterana del gruppo Chiara Costazza e infine Irene Curtoni, buona settima a Semmering. Per lo slalom maschile di domenica i convocati sono Fabian Bacher, Stefano Gross, Manfred Moelgg, Giuliano Razzoli, Riccardo Tonetti e Alex Vinatzer.

La squadra è reduce dal buon risultato complessivo di Madonna di Campiglio, dove Razzoli ha compiuto un'impresa chiudendo al quinto posto con il pettorale numero 69, Manfred Moelgg ha ottenuto il miglior risultato stagionale arrivando sesto e Alex Vinatzer aveva entusiasmato i tifosi nella prima manche. Per Riccardo Tonetti sarà invece l'esordio in slalom in questa stagione dopo quattro presenze in gigante e una in gigante parallelo.

L'ultimo suo precedente risale alla scorsa stagione, nella gara di Kitzbühel. A Zagabria si gareggerà per la decima volta nello slalom maschile: l'Italia vanta due trionfi, quello di Giuliano Razzoli nel 2010 e quello di Manfred Moelgg nel 2017. Gli stessi due atleti sono finiti altre due volte sul podio, con l'emiliano terzo nel 2009 e l'altoatesino secondo nella stessa gara vinta dal compagno di squadra. Ci sono dunque ottime ragioni per cui i due azzurri a Zagabria possano puntare in alto.

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