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Branco cinghiali su A1, un morto fra Lodi e Casalpusterlengo

Un uomo di 28 anni è morto alle 4 di oggi in un grave incidente sull'Autosole fra Lodi e Casalpusterlengo causato dal passaggio di un branco di cinghiali. Nell'incidente sono rimaste ferite altre 10 persone, fra cui cinque minorenni. Il paziente più grave è stato portato in codice rosso all'ospedale Maggiore di Parma.
Secondo la ricostruzione della polizia stradale, nell'incidente sono rimaste coinvolte tre macchine che andavano in direzione Sud. La prima ha investito due cinghiali e si è fermata. Una seconda auto arrivata ha investito le carcasse degli animali e poi urtato il veicolo fermo. Il conducente è sceso, probabilmente per chiedere aiuto, ed è stato travolto da una terza vettura, una Polo, che poi si è scontrata con le due auto ferme. Il conducente della Polo, di origini polacche ma residente in Italia, è morto sul colpo, la fidanzata di 27 anni è stata trasportata in gravissime condizioni, in codice rosso, all'ospedale di Lodi; mentre a Parma, sempre in codice rosso, è stato portato l'uomo travolto. Gli altri feriti sono un bambino e una bambina di 8 anni, un 11 anni, un tredicenne, una ragazza di 15 anni, due donne di 37 e 39 anni e due uomini di 40 e 48.

I cinghiali hanno scavato un cunicolo nel terreno e sono così arrivati in strada e la rete di protezione è risultata perfettamente integra. E' questo, a quanto si apprende, l'esito dei sopralluoghi tecnici effettuati subito dopo l'incidente avvenuto questa mattina sull'A1 dalla Polstrada e dalla Direzione tronco di Milano di Autostrade per l'Italia.

Coldiretti, cinghiali causa di 400 scontri nella sola Lomabrdia negli ultimi 5 anni

Nella sola Lombardia sono stati circa 400 gli incidenti stradali provocati dai cinghiali negli ultimi cinque anni, questa almeno è la stima di Coldiretti, fatta nel giorno in cui un 28enne è morto e 10 persone, di cui due in modo gravissimo, sono rimaste ferite sull'autosole fra Lodi e Casalpusterlengo. "Negli ultimi dieci anni il numero dei cinghiali presenti sul territorio nazionale è praticamente raddoppiato" raggiungendo il milione di esemplari e dunque "la sicurezza nelle aree rurali ed urbane - sottolinea in un comunicato la Coldiretti regionale - è in pericolo per il loro proliferare con l'invasione di campi coltivati, città e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone". "Gli animali selvatici distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti. Non è quindi più solo una questione di risarcimenti danni ma è diventato - conclude la Coldiretti - un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con la dovuta decisione".

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