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Regione, Musumeci: "Bilancio da approvare dopo l'Epifania, al massimo entro fine gennaio"

"L'ultimo sforzo è evitare di pubblicare il bilancio della Regione a maggio. Se possiamo approvarlo entro l'esercizio 2018 magari subito dopo l'Epifania sarà un bel risultato, se non riusciamo a farlo e lo approviamo entro il 31 gennaio anche questo sarà un bel risultato. Ma che senso ha contestare un bilancio che deve essere agile e snello dato che poi sarà il collegato a contenere le proposte parlamentari che dovranno essere ragionevoli? Per questo oggi in aula contiamo sul senso della responsabilità della coalizione e delle opposizioni per approvare il bilancio e poi lavorare subito dopo al collegato". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel tradizionale scambio di auguri di fine anno con la stampa.

"Non era mai accaduto, almeno negli ultimi trent'anni, che un governo della Regione chiedesse e ottenesse nel giro di un paio di settimane un tavolo di confronto con Roma per mettere in elenco 6-7 punti prioritari. Il vice presidente Armao ha tenuto il confronto per 4 mesi lunghi e difficili, all'ultimo il tavolo stava per saltare ma alla fine l'abbiamo avuta vinta noi: abbiamo chiesto al governo di restituirci quello che ci era stato tolto, senza atteggiamento remissivo, senza piattino in mano e senza complessi di colpa o responsabilità".

"Abbiamo ottenuto i primi tre risultati significativi - ha aggiunto Musumeci - rimangono aperti altri dossier sui quali torneremo ai primi di gennaio: la riforma della finanza locale, la sorte delle Province, la defiscalizzazione dei prodotti petroliferi che è una battaglia dalla quale non si arretra neanche di un millimetro, e la continuità territoriale che ci consentirebbe di garantire ai residenti in Sicilia di potere viaggiare con tariffe sociali assolutamente accessibili".

"Un governo che non ha maggioranza e che riesce a superare le tempeste, i marosi e una campagna pubblicitaria denigratoria merita rispetto da parte delle opposizioni e anche delle organizzazioni sindacali". Musumeci s'è soffermato sui sindacati. "Mai una parola di ringraziamento, ma è mai possibile? Nemmeno di fronte agli aumenti per i forestali e al contratto per i regionali".

"Forse non ci arriviamo - ha detto -, ma questo lo posso dire tra 48 ore perché ogni assessore sta lavorando per poter produrre la certificazione necessaria. L'Ue ci chiede un tetto di 674 milioni di euro, vi posso dire che abbiamo superato i 570 milioni. A questo punto non so se riusciamo a raggiungere il target e non so se gli uffici stiano producendo certificazione voglio augurarmelo, ma comunque rispetto ai 6 milioni che abbiamo trovato quando ci siamo insediati avere potuto impegnare ed erogare tante risorse è già un motivo di orgoglio".

Musumeci ha aggiunto: "Rimarrebbe l'amarezza per essere penalizzati da Bruxelles, ma questa amarezza non mi sento di poterla assimilare assieme ai colleghi perché se non abbiamo fatto miracoli ci siamo andati vicini". "Nessuno avrebbe scommesso di lambire il target, non ci avrebbe creduto nessuno - ha concluso - Abbiamo impegnato i dipartimenti fino al massimo con una profusione di energie assolutamente inimmaginabili".

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