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Matera, la bellezza del Museo diocesano

MATERA -  A Matera, a sei mesi dall'apertura, sono già circa cinquemila i visitatori, con una buona presenza di stranieri (tedeschi e francesi in particolare), che hanno apprezzato le preziosità in mostra nel Museo diocesano, attiguo alla Basilica Cattedrale.
    Il sito culturale, che annovera una interessante dotazione di oltre cento pezzi di varie epoche tra tele, reliquari, sculture, arredi sacri e pergamene (una delle quali risalente al '500), consente di andare a ritroso nel tempo. E, in particolare, nella storia della Civita - la parte alta di congiungimento del Sasso Barisano con quello Caveoso - con l'accesso all'antica cripta di Sant'Eustachio risalente all'XI secolo.
    Tra i pezzi più interessanti vi sono un corale del Quattrocento con la storia del patrono Sant'Eustachio e il più antico stemma della città, una tela dedicata a Sant'Antonio donata nel Settecento dalla famiglia boema dei Lobkowicz, la stessa che pagò gli studi del musicista Ludwig Van Beethoven, una statua di Madonna dell'Ottocento collocata all'antica Porta Matera, poi abbattuta, trasferita in altri siti, poi finita quasi nel dimenticatoio e celata sotto un telo.
   

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