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Scoperto un fossile del Big Bang

Scoperto un fossile del Big Bang: è una nube di gas che risale all’epoca in cui le galassie non si erano ancora formate. Non c’è infatti traccia, al suo interno, dei metalli pesanti liberati nel cosmo dalle esplosioni stellari. La scoperta, in corso di pubblicazione sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, è del gruppo di astronomi dell’Università australiana di Tecnologia Swinburne, coordinato da Fred Robert e Michael Murphy.

Grazie all’Osservatorio Keck sul vulcano Mauna Kea, alle Hawaii, gli astronomi hanno studiato un quasar, ossia un nucleo galattico attivo la cui luce intensa, generata dalla materia che precipita in un enorme buco nero, è parzialmente offuscata dalla nube primordiale. Dall’analisi delle ombre rappresentate dalla nube di gas, i ricercatori sono riusciti a scovare questo fossile del Big Bang.

Si tratta della terza nube di gas primordiale associata alle origini dell’universo, dopo quelle individuate nel 2011. Secondo gli autori, lo studio di questi fossili cosmici offrirà preziosi indizi per capire come sono nate le prime galassie, per esempio perché alcune nubi di gas nel cosmo bambino hanno formato stelle e galassie e altre no.

“Ovunque noi guardiamo - ha spiegato Robert - il gas nell’universo è inquinato da elementi pesanti originati dall’esplosione delle stelle. Ma questa particolare nuvola di gas sembra primitiva, non inquinata dalle stelle, anche 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang”, ha aggiunto. “Se qualche elemento pesante è presente, lo è in proporzione di 1 su 10.000 rispetto a quelli che troviamo nel Sole. La spiegazione più convincente di questa percentuale così bassa - ha concluso Robert - è che questo gas sia un autentico fossile del Big Bang”.

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