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Mondiali di nuoto in vasca corta, cinquantesima medaglia per la Pellegrini

L'Italia chiude con un bottino di sette medaglie la spedizione ai mondiali in vasca corta di Hangzhou, in Cina. Tre argenti pesanti, uno oggi con Greg Paltrinieri nei 1500sl, e quattro bronzi. Tra questi vale come un oro, almeno per Federica Pellegrini, quello conquistato nell'ultima gara di giornata la staffetta 4x100 mista femminile.
La campionessa veneta ha trascinato le compagne sul podio anche se grazie alla squalifica della staffetta dell'Australia, che ha toccato per terza, per condividere con loro la sua 50/a medaglia internazionale che è, curiosamente, anche la 50/a per il nuoto tricolore nelle 14 edizioni della rassegna iridata sui 25 metri.
"Questa volta abbiamo avuto un po' di fortuna, che nella vita serve sempre - ha commentato Pellegrini -. Sono molto contenta per la prestazione, per la 50/a medaglia internazionale, della settimana di gare e di come ho retto tutti i turni".
L'appuntamento con la cifra tonda in fatto di podi era stato mancato nei 200sl nella giornata di apertura, quando l'olimpionica arrivò quarta ma contenta della sua prestazione, ma è stato infine centrato nell'ultima gara del programma, con una bella prova di squadra con Margherita Panziera, Martina Carraro ed Elena Di Liddo a lanciare la 'divina' dal quarto posto, mantenuto senza difficoltà e diventato terzo grazie ad un cambio anticipato in terza frazione dell'Australia. "Abbiamo una bella squadra (sono 12 in totale i medagliati ad Hangzhou, ndr), i giovani si stanno integrando bene e si stanno facendo rispettare crescendo nel confronto con gli avversari internazionali", ha aggiunto l'azzurra, vera guida di un gruppo che cresce con lo sguardo a Tokyo 2020. Sguardo al futuro, mentre vengono dal passato remoto le dichiarazioni dell'ex compagno Luca Marin, che in un'intervista ricorda il momento della rottura del rapporto, avvenuta proprio in Cina, a Shanghai, quando la "trovò in stanza insieme con Filippo Magnini", suo amico diventato nuovo fidanzato della nuotatrice.

Tornando in vasca, la seconda medaglia odierna lascia un po' l'amaro in bocca a Paltrinieri, al quale non è bastato il secondo tempo in carriera per riconquistare il titolo iridato sui 1500sl. Il primatista mondiale ha ceduto all'ucraino Mykhailo Romanchuk: 14'09''14 contro 14'09''87 al termine di una gara tiratissima. L'italiano ha attaccato da subito, nuotando sotto al record mondiale per due terzi di gara ma negli ultimi 200 metri ha perso terreno per poi cedere nell'ultima vasca. "Da una parte sono contento perché non avvicinavo il primato mondiale da quando l'ho stabilito. E' un supertempo, ma il risultato finale ovviamente mi scoccia - ha spiegato l'emiliano -. Probabilmente nella fase centrale non ci ho creduto abbastanza, ho avuto paura di tirare troppo. Invece mi è rimasto attaccato ed è riuscito a risalire. Poi allo sprint so che ne ha più di me". Per chi ha vinto tutto come Paltrinieri, è solo un appuntamento rimandato. Tra Mondiali 2019 e Olimpiadi 2020 avrà modo di rifarsi.

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