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A fianco delle donne africane in Ghana contro il cancro della cervice uterina

A fianco delle donne africane, in Ghana, per combattere il cancro alla cervice uterina. E' l'obiettivo della campagna di prevenzione "Winning cervical cancer in Africa", che entra ora in una nuova fase progettuale. Dopo la formazione dei ginecologi dell'ospedale di Tamale, nel nord del Ghana, Trieste si prepara ad addestrare i medici dell'ospedale di Kasseh, località che si affaccia sul Golfo di Guinea.

All'ambasciata d'Italia ad Accra (Ghana) è stato infatti firmato oggi un nuovo memorandum of understanding tra Vitale Onlus (Italia), Samport Memorial Foundation (Ghana) e Ada East District Hospital (Ghana) che prevede una formazione on-line dei ginecologi ghanesi che operano nella regione del Volta, la più orientale delle dieci regioni del Ghana, affinchè acquisiscano le conoscenze utili per sottoporre le donne all'osservazione medica finalizzata ad accertare l'eventuale positività al Papilloma virus umano (HPV) e, nel caso risultino positive alla colposcopia, a un successivo trattamento al fine di donare loro una più lunga aspettativa di vita.

"Con il memorandum firmato ad Accra - ha spiegato Roberto Vitale, presidente della Vitale Onlus - il progetto rafforza il ruolo di eccellenza del sistema scientifico della città di Trieste che nel 2020 sarà capitale europea della scienza, ed evidenzia come l'aula didattica di Trieste, inaugurata nel 2016 dal cardinale ghanese Peter Kodwo Appiah Turkson nella parrocchia di Santa Caterina da Siena, è un esempio concreto della cooperazione internazionale tra Italia e Ghana". Il progetto, sviluppato dalla Vitale Onlus in partnership con l'università degli studi di Trieste, l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo Garofolo e la diocesi di Trieste, prevede anche una formazione pratica in Ghana, di tipo specialistico, sull'utilizzo del colposcopio per la prevenzione del cancro al collo dell'utero.

"Si tratta di una malattia con un'altissima mortalità in Ghana - ha spiegato il ginecologo Uri Wiesenfeld, responsabile scientifico del progetto - ma sottovalutata per condizioni sociali e culturali". Nel mondo, dopo il cancro alla mammella, il cancro della cervice uterina è la principale causa di morte tra le donne, ed è certamente il cancro più frequente nelle donne del Sud Africa e nella zona sub sahariana. Screening preventivi in Africa sono assenti o molto limitati, e il tasso di mortalità è pari a 22,2 per 100.000 donne, contro l'1,8 in Europa occidentale.

"Sono particolarmente felice di aver presenziato alla firma del MoU tra Vitale Onlus, Samport Memorial Foundation e Ada East District Hospital - ha commentato l'ambasciatore Giovanni Favilli -. L'ambasciata italiana è sempre pronta a facilitare questo genere di partenariato tra associazioni e realtà locali, e sono convinto che di questo accordo beneficeranno particolarmente le donne della Volta Region. Si tratta di un ulteriore contributo dell'Italia in Ghana e si aggiunge alla numerosa lista di iniziative private in campo medico, con un'attenzione particolare alle giovani donne".
    (ANSA).
   

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