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Treni in Sicilia, il Comitato Pendolari: "In una settimana 6.483 minuti di ritardo"

Ritardi, infrastrutture e mezzi obsoleti, mancanza di pulizia. È quanto lamentano i viaggiatori siciliani che, giornalmente, in treno sono costretti a fare i conti con disagi ed imprevisti per arrivare a destinazione.

Sono 6.483 i minuti di ritardo accumulati dai treni in Sicilia in una settimana, dall'1 all'8 dicembre 2018, secondo un monitoraggio condotto dal Comitato Pendolari Siciliani su un campione di 912 treni distribuiti sulle tratte di maggiore frequentazione.

In Sicilia sono tante le difficoltà lamentate nello spostarsi verso le principali città e raccolte dal Comitato che imputa i disservizi al taglio degli investimenti per il servizio, all’acquisto di materiale rotabile e alle infrastrutture.

Sono molti i territori che si sono visti azzerare quasi del tutto il trasporto ferroviario: Siracusa, Ragusa, Modica, Gela, Caltanissetta, Caltagirone, Alcamo-Trapani Via Milo.

Quello che emerge è il numero di treni che puntualmente arriva in anticipo a destinazione, segno dei continui allungamenti di percorrenza. Nella sola tratta Messina-Catania-Siracusa, soltanto 208 treni sono arrivati a destinazione prima dell’orario previsto su un totale di 485 treni monitorati il 43% circa, meno della metà.

Se si osserva il rapporto dei minuti complessivi di ritardo sul totale dei treni monitorati, si evidenza, inoltre, un forte ritardo medio, di oltre 30 minuti, nelle tratte più critiche come la Modica-Ragusa-Caltanissetta.

I treni oggetto del monitoraggio accumulano ritardi a causa dei problemi tecnici all’infrastruttura, alle condizioni meteo avverse e altri dovuti a fatti occasionali-ostruzioni varie lungo linea.

Parallelamente sulla Catania-Palermo è stato riscontrato un ritardo medio di 16 minuti sui 100 treni osservati. Dal monitoraggio si evince anche che sulla Palermo-Agrigento, nel breve periodo, sono venuti a mancare servizi ai pendolari per ben 1380 treno per km, sulla Messina-Catania-Siracusa per 561 e, nel complesso dell’analisi effettuata, è stata riscontrata in poco più di una settimana, la cancellazione di 2.772 treno per km, sufficienti a percorrere 2 volte l’Italia da Nord a Sud, oppure oltre 2 volte il giro delle coste siciliane.

"I cittadini che ogni giorno si muovono in treno devono essere l’interlocutore fondamentale delle strategie di potenziamento del servizio, attraverso il confronto, la partecipazione e l’informazione dei pendolari, sia per alzare gli standard qualitativi che per monitorare il servizio sulla rete (puntualità, grado di affollamento, igiene, climatizzazione, informazione, ecc.)", dichiara Giosuè Malaponti, presidente del Comitato Pendolari Siciliani.

"Qualcosa di più è stato fatto negli scorsi anni acquistando nuovi treni “Minuetto”, condizione fondamentale non solo per migliorare la qualità del viaggio per i pendolari ma anche per aumentarne il numero in circolazione e migliorare la puntualità ma ancora c'è molto da fare", ammette.

L'obiettivo del Comitato è quello di sensibilizzare Regione, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli investimenti. Treni, puntuali, nuovi e puliti è dunque quanto chiedono i poendolari siciliani augurandosi che in futuro qualcosa cambi...in meglio.

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