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'Espresso' dà la sveglia ai cacciatori di pianeti – DIRETTA DALLE 18:00

E' pronto l''Espresso' che darà la sveglia ai cacciatori di pianeti, aiutandoli a tenere gli occhi aperti su ciò che accade fuori dal Sistema solare: lo strumento, realizzato con il contributo dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e installato nel 2017 sul Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio europeo australe (Eso) in Cile, è ormai pronto a rivoluzionare la ricerca e la caratterizzazione dei 'sosia' della Terra.

Per questo sarà il protagonista della conferenza organizzata presso l'Osservatorio astronomico di Brera dell'Inaf nell'ambito del ciclo di incontri "I cieli di Brera", che il canale ANSA Scienza e Tecnica trasmette in diretta streaming a partire dalle ore 18:00.

"A partire dalla scoperta del primo esopianeta, 51 Pegasi b, avvenuta nel 1995, una vera e propria rivoluzione nel campo dell'astrofisica moderna ha preso atto", spiega Marco Landoni, dell'Osservatorio di Brera a Merate. "Svariati strumenti, sia da Terra che dallo spazio, sono stati progettati e costruiti per rivelare un sempre maggior numero di pianeti extrasolari orbitanti attorno a stelle della galassia in cui viviamo".

Per la prima volta, grazie allo spettrografo Espresso (Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanet and Stable Spectroscopic Observations), "disponiamo di uno strumento talmente sensibile - sottolinea l'astrofisico - da poter misurare variazioni di appena 10 centimetri al secondo nel movimento di stelle simili al Sole, indizi che segnalano la possibile presenza di pianeti rocciosi simili alla Terra che orbitano nella zona abitabile", ossia a una distanza tale dalla stella da consentire l'esistenza di acqua liquida in superficie.

 

 

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