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Uccide la figlia e il fidanzato per un selfie: tragedia familiare in Pakistan

Una ragazza di 19 anni e il suo cugino fidanzato sono stati uccisi in Pakistan dal padre di lei per avere scattato un selfie insieme, un atto che l’uomo ha  considerato disonorevole per la famiglia.

Il duplice delitto, avvenuto all’inizio di novembre, è venuto alla luce quando è stato denunciato dalla madre della ragazza, che ha fatto arrestare il marito, Abdul Raheem.

La giovane, Marina, di 19 anni, era una studentessa universitaria di Karachi, appartenente ad una famiglia tradizionalista Pashtun. Quando il cugino e fidanzato, che abitava a Swat, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, è andato a farle visita, ha scattato una foto con lei, che poi ha mostrato ad amici e parenti quando è tornato a casa.

Venuto a conoscenza del fatto, il padre di lei, infuriato, è andato a Swat, dove ha ucciso a colpi di pistola il giovane. Poi è tornato a Karachi, dove ha avvelenato la figlia, cercando di fare passare la sua morte come un suicidio.

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