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Battaglia navale nel mar Nero, alta tensione fra Russia e Ucraina

Le navi ucraine sequestrate dalla Russia

Altissima tensione, degenerata in scontro fisico, tra Ucraina e Russia nel mar Nero, al largo della Crimea. Tra inevitabili accuse reciproche.  Kiev, in particolare, ha denunciato che le navi da guerra russe hanno fatto fuoco su due imbarcazioni della propria Marina, al culmine di un escalation che si è consumata intorno allo stretto di Kerch, che divide la penisola contesa dal territorio continentale della Federazione russa.

Tutto è iniziato quando la guardia costiera russa ha affermato che tre navi ucraine avevano attraversato senza autorizzazione acque russe. Dal fronte opposto, Kiev ha accusatole unità di Mosca di aver deliberatamente speronato una sua imbarcazione, un rimorchiatore, che trainava due mezzi militari ucraini verso Mariupol, nel Mare d’Azov.

Il governo di Kiev si è riunito d’urgenza in piena notte per chiedere al Parlamento di dichiarare la legge marziale, dopo l’incidente sullo stretto di Kerch, fra Mar Nero e Mar d’Azov. Le forze armate russe hanno confermato l’incidente di ieri, in cui sono stati sparati colpi di cannone, e anche il sequestro di tre navi ucraine da parte della Russia: si tratta di due unità militari cannoniere e un rimorchiatore.

Mosca ha convocato l’incaricato d’affari ucraino ad interim presso il ministero degli Esteri. Lo ha fatto sapere la portavoce del ministero, Maria Zakharova, citata da Interfax. «Chiediamo a Kiev di garantire immediatamente la sicurezza della nostra missione diplomatica per evitare gravi conseguenze», ha detto.

Una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza dell’Onu è stata convocata lunedì alle 11 del mattino ora di New York, ore 17.00 italiane. Lo annuncia l'ambasciatrice americana all’Onu, Nikky Haley.

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