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L'Ue boccia la manovra dell'Italia, Conte: sabato confronto con Juncker

I vertici della Comissione Europea Valdis Dombrovskis, Pierre Moscovici e Marianne Thyssen

La bocciatura della manovra da parte della Commissione Ue è arrivata. La manovra italiana vede un "non rispetto particolarmente grave" delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell'Ecofin dello scorso 13 luglio. E' con "rammarico" quindi che Bruxelles "conferma" la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell'Italia.

Ma il governo italiano non arretra. Nessuna modifica alla manovra ma una dettagliata spiegazione degli obiettivi e dei parametri contenuti nella legge di bilancio. E' questa, a quanto si apprende da fonti M5s di Palazzo Chigi, l'intenzione del premier Giuseppe Conte a fronte della bocciatura della manovra da parte dell'Ue. Conte, si apprende, spiegherà in dettaglio a Juncker la manovra e il suo senso, "al di là dei numerini". Perché, si ribadisce, "i nostri economisti la ritengono adeguata". La spiegazione sarà contenuta in un dossier di "tante pagine e molto tecnico".

"Il governo è convinto della validità dell'impianto della manovra: ci confronteremo con Juncker sabato sera e spero che confronteremo le nostre posizioni", spiega Conte. E ancora: "Sabato sera con Juncker confido in un confronto costruttivo, rivedremo le rispettive posizioni e valuteremo come andare avanti. L'Ue parla del debito del 2017, quindi quello del precedente governo".

Il governo resta "convinto" che la manovra 2019 "assicuri il totale controllo dei conti pubblici nei limiti della moderata politica espansiva resa necessaria dal rallentamento dell’economia europea ed italiana" che si vuole
contrastare. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, commentando la bocciatura europea della legge di bilancio. "Siamo altresì convinti che garantisca in ogni caso anche l'obiettivo della riduzione del rapporto debito-pil più volte ribadito dal Governo", aggiunge.

"All'Europa chiedo rispetto per il Popolo Italiano, visto che paghiamo ogni anno almeno 5 miliardi in più di quello che ci torna indietro. Diritto al lavoro, diritto alla salute e allo studio, meno tasse e più sicurezza: noi andiamo avanti!". Lo afferma il vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Sia noi che l’Europa vogliamo la stessa cosa: ridurre il debito - stempera i toni il vicepremier Luigi Di Maio -. E l’Unione europea si convincerà che, per raggiungere l’obiettivo, abbiamo scelto l’unica strada che funziona: aiutare le famiglie e le imprese, creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. E’ così che l’Italia finalmente può crescere".

"Ci chiediamo perché la commissione UE apra la procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia che ha sempre rispettato le regole, a differenza di altri Paesi - scrive su Facebook Francesco D'Uva, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera -. E le stiamo rispettando anche con questa manovra! Ai cittadini diciamo di non temere perché non arretriamo: non siamo stati votati per realizzare le stesse politiche distruttive dei vecchi governi".

 

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