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Enit, per Natale +2.3% arrivi, boom dagli Usa

ROMA - Sono positivi i primi numeri sui turisti nel nostro Paese per Natale 2018: negli aeroporti italiani si prevede un +2.3% di arrivi (eravamo già a un +1.2% all'11 novembre) con un boom di presenze dagli Usa, + 25%, staccatissimi, secondi, i tedeschi (+2%). La presenza di statunitensi era già stata registrata fortemente in crescita in Italia durante tutto l'anno (13,2% di arrivi da gennaio a ottobre rispetto al 2017), seguiti da un +2,6% di cinesi. Per le Feste aumentano anche i viaggi in Italia di lunga durata: +7.9% per quelli da sei a otto notti, +9% per quelli da nove a 13 notti e +7-5% per i viaggi da 14 a 21 notti. Sono fra le cifre illustrate nel Forum 'Big Data nel turismo - lo stato dell'arte nel settore, organizzato a Roma da Enit - Agenzia del turismo.

Restando sulle stime sul Natale 2018 (si è preso in esame il periodo 18 - 31 dicembre), basate sulle prenotazioni attraverso il sito Expedia.it, le località montane principali viaggiano verso il tutto esaurito, o quasi, con un 95% di strutture prenotate a Cortina d'Ampezzo, Courmayeur, Cogne, Madonna di Campiglio e Selva di valgardena e un 90% a Roccaraso. Mentre fra le città d'arte, per le Feste guidano la classifica Trento e Bolzano con il 95% delle strutture ricettive prenotate; seguono Venezia e Matera (85%); Bologna e Firenze (80%) , Milano, Roma e Napoli (75%). Numeri sul turismo in Italia che l'Enit, presente nel mondo con 29 uffici (19 sedi estere e 11 uffici di rappresentanza) punta a far crescer raccogliendo e monitorando in maniera sempre più puntuale i dati sulla domanda e con campagne mirate già messe in atto.

Resta il nodo di una presenza sul web ancora insufficiente da parte delle strutture italiane: "Per costruire un'offerta di valore deve essere tutto digitalizzato. La filiera turistica italiana non è presente abbastanza sui portali, non utilizza ancora in maniera sufficiente i social - dice Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione dell'Enit -. Esistono alcuni esempi virtuosi ma c'è uno spazio molto importante di crescita generale online della presenza del nostro ecosistema turistico". La maggior parte delle strutture turistiche italiane si affida per le prenotazioni alle grandi Ota (Online travel agencies), siti come Booking, Expedia Tripadvisor, Hotels,com, Trivago: "Chi è padrone delle informazioni, dei big data, come le Ota, è padrone del mercato e il padrone del mercato fa il prezzo. I servizi di questi portali non sono economici - ricorda Antonio Preiti (Enit) - e questo porta tra il 15 e 20% dell'industria alberghiera italiana nel PIL di altri Paesi". C'è chi si è emancipato dalle Ota come la catena Hilton, con un proprio portale: "Loro hanno mezzo enormi che glielo permettono, ma si può agire anche su altre basi, e noi ci stiamo attivando".

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