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Nazionale, Mancini pensa all'Italia giovane: con gli Usa tempo di esperimenti

Roberto Mancini

Largo ai giovani e agli esperimenti, in un’Italia che cambierà volto e guarderà al futuro. Dopo lo 0-0 contro il Portogallo, in casa Italia il ct Roberto Mancini vuole sfruttare l’amichevole di martedì con gli Usa per testare quello che potrebbe essere il domani della Nazionale.

Rispediti a casa cinque big come Chiellini, Insigne, Florenzi, Jorginho e Immobile, e tornato al proprio club anche Pellegrini per un lieve infortunio, oggi gli azzurri si sono allenati in casa Inter ad Appiano Gentile, con una seduta in cui si sono aggiunti anche alcuni ragazzi del settore giovanile nerazzurro.

In campo gli ultimi arrivati come gli under 21 Kean e Mancini, mentre Acerbi, chiamato per sostituire Romagnoli, era già in panchina con il Portogallo. Scorrendo i nomi dei calciatori rimasti, appare quindi chiaro che potranno essere diversi gli esperimenti per il ct Mancini nella gara di Genk, e non solo quelli in cerca del centravanti giusto ai tempi della crisi del gol.

Tra i test più rilevanti, quello possibile di Tonali, che potrebbe diventare il primo calciatore nato dopo il 2000 a vestire la maglia azzurra in un centrocampo di qualità con Barella e Sensi. Più difficile possa avvenire l’esordio dal 1' anche di Kean (nel tridente favorito Lasagna da centravanti con Politano e Berardi ai suoi lati), ma l'attaccante classe 2001 della Juventus potrebbe trovare spazio nella ripresa, diventando così il primo nato nel nuovo millennio a giocare in Nazionale.

Avvicendamenti previsti anche in difesa, con Donnarumma che può lasciare spazio a Sirigu o Cragno, mentre Bonucci dovrebbe essere confermato insieme a Rugani e De Sciglio-Emerson Palmieri sulle fasce. Una squadra che sarà comunque molto giovane: solo Sirigu e Bonucci superano infatti i 30 anni.

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