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Tumori:in Italia -17% decessi ma gli anziani guariscono meno

In Italia si muore sempre di meno a causa del cancro: con il -17,6% di decessi in 15 anni, il nostro Paese detiene infatti il primato in Europa. Un trend positivo per salvaguardare il quale, però, servono più risorse da destinare al fondo dei farmaci innovativi istituito nel 2016. A lanciare l'allerta sono gli oncologi in occasione del XX congresso nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), sottolineando che proprio le nuove terapie hanno consentito un netto miglioramento della sopravvivenza.

    Nel 2018, per la prima volta, il tetto di 500 milioni di euro del fondo sarà superato ed "è necessario - avverte la presidente Aiom Stefania Gori - che questa fonte dedicata sia riconfermata per il prossimo triennio e implementata". In Italia, infatti, le morti per cancro diminuiscono in misura maggiore rispetto al resto d'Europa. Il nostro Paese si trova al primo posto in questa classifica: in 15 anni (2001-2016) il calo dei decessi è stato pari al 17,6%, in Francia e Spagna al 16%, nel Regno Unito al 13% e in Germania al 12,3%.

Un risultato molto importante, se si considera che l'impatto dei farmaci oncologici sulla spesa farmaceutica totale rimane inferiore a quello degli altri Paesi: rappresenta infatti il 13% contro il 17,3% del Regno Unito e il 17% della Germania. Il Fondo di 500 milioni di euro, sottolinea Gori, "ha offerto un contributo decisivo, diventando una misura strutturale per tre anni. Fino a quest'anno, il Fondo per i farmaci oncologici innovativi, istituito nel 2016, è stato sufficiente per coprire i livelli di spesa ma quest'anno non sarà così. Le stime indicano che, nel 2018, le uscite per queste terapie sforeranno infatti la capienza massima del Fondo, raggiungendo una cifra compresa tra 590 e 610 milioni di euro, con un eccesso tra 90 e 110 milioni rispetto al tetto stabilito.

    Chiediamo quindi alle Istituzioni di riconfermare il Fondo anche nel prossimo triennio e di implementarne l'ammontare".

  

Tumori: anziani guariscono meno, 70% over 70 scoprono malattia solo in fase avanzata 
In Italia gli anziani guariscono dal tumore meno che in Europa: solo il 37% è vivo a un quinquennio dalla diagnosi, contro il 40% della media Ue. Tra le cause gli stili di vita scorretti, il minore accesso a terapie efficaci e l'esclusione dai programmi di screening, che si fermano a 69 anni. A richiamare l'attenzione su questo dato sono gli oncologi riuniti a Roma per il XX congresso nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), dal quale parte anche una richiesta alle istituzioni: gli screening anticancro siano estesi fino a 74 anni. Ogni giorno in Italia più di 510 nuovi casi di cancro riguardano proprio gli over 70. Il 63% dei pazienti colpiti da tumore è vivo a 5 anni dalla diagnosi, percentuale che pone il nostro Paese al vertice in Europa. Purtroppo non è così per gli anziani. 

E purtroppo in Italia sette over-70 su dieci scoprono di avere un cancro solo quando è in fase avanzata e le terapie sono meno efficaci, questo nonostante nel nostro Paese ogni giorno più di 510 nuove casi di cancro riguardino proprio gli over 70. A sottolinearlo sono gli oncologi dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) che, in occasione del xx congresso nazionale, hanno presentato il primo progetto dedicato alla prevenzione e alla cura del cancro negli anziani 'Cancro, la prevenzione non si ferma dopo i 65 anni', già presentato lo scorso settembre in Vaticano.

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