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Tossico è la parola del 2018, l’Oxford Dictionary: "Riflette le preoccupazioni dell'anno"

«Toxic», tossico, è la parola internazionale del 2018, secondo l’Oxford English Dictionary.

I lessicografi hanno scelto il termine che meglio interpreta l'anno che sta per finire, preferendolo ad una piccola rosa di favoriti, tra cui «incel» (celibe involontario, una sottocultura di bianchi eterosessuali frustrati sessualmente e inclini ad atti di violenza come Nikolas Cruz, lo stragista della Parkland High School in Florida) e «techlash»: la parola coniata dall’Economist per definire i contraccolpi al dilagante potere dei giganti di Internet come Facebook e Google.

Secondo Katherine Connor Martin, che dirige il ramo americano del dizionario, «tossico» non è stato scelto solo per ragioni statistiche (per il numero di ricerche del termine sul sito online), ma per come la parola è entrata nel dialogo pubblico: dal clima avvelenato del dibattito politico all’uso che ne ha fatto il movimento #MeToo parlando di «mascolinità tossica».

La parola dell’anno dell’Oxford Dictionary è scelta «per riflettere «lo spirito, l’umore e le preoccupazioni» dell’anno che sta per finire, ma anche per sottolineare le trasformazioni della lingua inglese. Nel 2016, l’anno dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, il termine vittorioso è stato «post-truth», post-verità.

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