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Porcellane lorenesi tra Vienna e Firenze

(ANSA) - FIRENZE, 12 NOV - La magnificenza della porcellana, specchio delle sperimentazioni d'arte, ma anche dei mutamenti sociali nel Granducato di Toscana sotto i Lorena, nella mostra 'Fragili tesori dei Principi. Le vie della porcellana tra Vienna e Firenze' curata da Rita Balleri, Andreina d'Agliano, Claudia Lehner-Jobst e realizzata in collaborazione con la collezione del Principe di Liechtenstein. Presentata a Palazzo Pitti, prosegue fino al 10 marzo 2019. Evento decisivo per la porcellana a Firenze fu la chiamata del pittore austriaco Carlo Wendelin Anreiter de Ziernfeld, il più celebrato artista del genere in Europa, da parte del marchese Carlo Ginori, fondatore dell'omonima manifattura.
    "Nella Toscana dei Granduchi Lorenesi - dice Eike Schmidt, direttore degli Uffizi - l'atmosfera culturale non conosceva confini, parlava molte lingue, si respirava un'aria cosmopolita". Esposti anche dipinti, sculture, commessi in pietra dura, cere, avori, cristalli, arazzi, arredi e incisioni.
   

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