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La California brucia ancora: almeno nove morti e decine di dispersi, vip in fuga da Malibù

Almeno nove morti, decine di dispersi, vip in fuga dalle ville di Malibù, oltre 250 mila sfollati con un’evacuazione di massa che interessa anche alcune aree di Los Angeles. E una coltre di fumo e cenere che avvelena l'aria, anche sulla baia di San Francisco. «E' il peggior incendio della storia della California», affermano i soccorritori, parlando di un inferno mai visto nel Golden State, eppure abituato negli ultimi anni a roghi sempre più devastanti.

Questo - spiegano gli esperti - soprattutto per colpa di una siccità senza precedenti, a dispetto del presidente americano Donald Trump che non crede agli effetti dei cambiamenti climatici. E continua nelle ultime ore a puntare il dito sulla cattiva gestione delle foreste come causa dei disastri, tanto da minacciare via Twitter il taglio dei fondi federali.  Ma per chi sul posto è impegnato in una drammatica corsa contro il tempo la polemica politica in questo momento non conta assolutamente nulla. Le immagini dei media locali danno l’esatta dimensione del dramma, con il fuoco che ha letteralmente divorato ogni cosa: boschi, foreste, case, capannoni industriali, strade.

E un mare di automobili, intrappolate, investite dal muro di fuoco e ridotte a un cumulo di cenere e ferraglia. Quelle auto dentro cui è stata trovata la maggior parte delle vittime. Le abitazioni distrutte sono oltre 7 mila e la cittadina di Paradise, 27 mila abitanti a nord della capitale Sacramento, dove si registra il maggior numero di morti e dispersi, è stata praticamente cancellata dal rogo.

Tre i fronti che vigili del fuoco, protezione civile e volontari devono affrontare, da nord a sud dello stato. Le fiamme sono arrivate ad assediare anche alcune aree di Los Angeles, immediatamente evacuate, compreso lo zoo. Mentre si lotta disperatamente per fermare il fuoco alle porte della rinomata località di Malibù, affacciata sull'Oceano Pacifico,  dove si trovano le ville di vip come la star dei reality Kim Kardashian, gli attori Martin Sheen e Orlando Bloom, le popstar Cher e Lady Gaga. Tutti in queste ore twittano e postano le drammatiche immagini attorno alle loro residenze.

L’abitazione di Caitlyn Jenner sarebbe stata già rasa al suolo e il regista messicano Guillermo del Toro ha dovuto abbandonare la sua "Bleak House", che ospita una vasta collezione di manga e oggetti legati all’immaginario giapponese. Tante le persone rimaste isolate nelle zone più interne ancora non raggiunte dai soccorsi che stanno incontrando enormi difficoltà, con le strade bloccate dal fuoco e da auto e mezzi abbandonati. Mentre interi paradisi naturalistici sono oramai ridotti in cenere. I danni sono enormi e rischiano di incidere sull'economia dello stato che ha già dovuto scontare i costi dei tanti incendi che negli ultimi anni hanno preceduto il maxi rogo di questi giorni.

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