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Il lidar che aiuta a inseguire i venti

Il lidar è uno strumento che funziona con lo stesso principio fisico del radar: entrambi emettono un segnale che viene riflesso da un bersaglio e ne restituisce l’eco, che contiene informazioni su distanza e velocità del bersaglio stesso.
La differenza è nel fatto che il radar emette un segnale radio, mentre il lidar emette un fascio luminoso.

I lidar sono utilizzati per missioni di ricerca sull'atmosfera e il più avanzato strumento di questo tipo è utilizzato a bordo del satellite Adm Aeolus, lanciato il 22 agosto 2018 dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per raccogliere i dati sui venti e avere previsioni meteo più precise.

Il lidar della missione Adm Aeolus si chiama Aladin (Atmospheric LAser Doppler INstrument). Costituito da un trasmettitore laser, un ricevitore e un telescopio, usa le polveri e le gocce di acqua presenti negli strati alti dell’atmosfera come traccianti, permettendo così di determinare la velocità del vento che le trascina.

Il trasmettitore laser di Aladin è costruito in Italia, negli stabilimenti della Leonardo a Campi Bisenzio e a Pomezia. Lo strumento è composto da più di ottanta elementi ottici allineati con un’accuratezza micrometrica che richiede l’emissione di un fascio laser di 7 millimetri e programmata per sopportare i carichi di lancio senza perdere questi allineamenti.

Lo strumento Aladin (fonte: Leonardo)

Si tratta del più potente trasmettitore laser nell'ultravioletto mai costruito per un'applicazione spaziale: un'impresa non facile, considerando che la radiazione ultravioletta emessa è estremamente dannosa per la trasparenza delle lenti poste sul cammino del laser stesso. Per questo sono stati studiati materiali in grado di ridurre al minimo il danno.

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